I Verdi/Alleanza Libera Europea - Verdi/ALE[3] (in inglese: The Greens/European Free Alliance - Greens/EFA; in francese: Les Verts/Alliance Libre Européenne - Verts/ALE) sono un gruppo politico del Parlamento europeo costituitosi nel 1999; aggrega formazioni di orientamento ambientalista, regionalista e progressista, nella specie il Partito Verde Europeo (già Federazione Europea dei Partiti Verdi), l'Alleanza Libera Europea, il Partito Pirata Europeo e Volt Europa.
A seguito delle elezioni europee del 2019 il gruppo parlamentare era costituito da 75 eurodeputati, il numero più alto mai raggiunto nella sua storia, provenienti da 16 Stati membri, ed era il quarto gruppo parlamentare per dimensioni in Eurocamera. Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea il 31 gennaio 2020 il gruppo parlamentare perse gli undici eurodeputati britannici (Partito Verde di Inghilterra e Galles, Partito Nazionale Scozzese e Plaid Cymru). Con la ridistribuzione di un certo numero di seggi a seguito della Brexit, il 1 febbraio 2020 quattro nuovi eurodeputati eletti rispettivamente in Austria, Finlandia, Francia e Svezia, si unirono ai Verdi/ALE. Il 30 settembre 2020 l'eurodeputata polacca Sylwia Spurek passa dal gruppo S&D ai Verdi/ALE. Il 9 dicembre 2020, quattro eurodeputati italiani eletti con il Movimento 5 Stelle (Rosa D'Amato, Ignazio Corrao, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini) entrarono a far parte dei Verdi/ALE come indipendenti. Eleonora Evi ha lasciato, nell'ottobre del 2022, la carica di europarlamentare, in quanto eletta deputata della Repubblica Italiana con Europa Verde[4].
Il gruppo nasce nel 1999 dalla fusione di due gruppi: il Gruppo Verde al Parlamento Europeo, attivo dal 1989, e il Gruppo dell'Alleanza Radicale Europea, attivo dal 1994.
Il gruppo raccoglie deputati da due distinti partiti politici europei: il Partito Verde Europeo (l'ex Federazione Europea dei Partiti Verdi), di matrice ambientalista ed ecologista, e l'Alleanza Libera Europea, che riunisce i movimenti autonomisti, indipendentisti e regionalisti di centro-sinistra delle nazioni europee senza Stato. L'alleanza ha generalmente limitato i suoi membri a partiti progressisti e accettando alcuni indipendenti solo se di questo orientamento.
Alle Elezioni europee del 1999 risultano il quarto gruppo con 48 deputati. Heidi Hautala e Paul Lannoye ne sono i presidenti.
Alle Elezioni europee del 2004 si confermano quarto gruppo con 42 deputati. Il tedesco Daniel Cohn-Bendit e la verde italiana Monica Frassoni (già eurodeputata per i Verdi belgi) ne sono i presidenti. Nelle elezioni ha molto successo Alleanza 90/I Verdi, una delle maggiori formazioni politiche della Germania; aderisce al gruppo anche il movimento olandese anti-corruzione Europa Trasparente.
Alle Elezioni europee del 2009 sono ancora il quarto gruppo con 55 deputati. Il gruppo vede il consolidarsi di Alleanza 90/I Verdi e il successo dei Verdi francesi con la lista Europe Écologie. Non ottengono rappresentanti i Verdi italiani, dal momento che la lista Sinistra e Libertà, a cui hanno aderito, non ha raggiunto il quorum del 4%. Al gruppo aderisce anche il Partito Pirata, partito svedese che vuole modificare il copyright e il diritto d'autore in generale.
Alle Elezioni europee del 2019 il gruppo candida Ska Keller e Bas Eickhout come Spitzenkandidaten alla Commissione europea. I Verdi/ALE sono ancora una volta il quarto gruppo più vasto in Eurocamera, con 75 seggi su 751. Per la prima volta viene eletto al Parlamento europeo un esponente del partito Volt Europa, il tedesco Damian Boeselager, che con decisione di maggioranza del suo partito si unisce al gruppo Verdi/ALE.[5][6] Inoltre, un membro del collegio nella Commissione von der Leyen, il lituano Virginijus Sinkevičius, è membro dell'Unione dei Contadini e dei Verdi di Lituania (LVŽS), i cui due eurodeputati eletti siedono nel gruppo Verdi/ALE (sebbene né la LVŽS né Sinkevičius siano tecnicamente membri di alcun partito europeo). I Presidenti del gruppo Verdi/ALE sono la tedesca Ska Keller e il belga Philippe Lamberts. Due esponenti del gruppo sono eletti Vicepresidenti del Parlamento europeo: Heidi Hautala (eletta con 336 voti al primo turno) e Marcel Kolaja (eletto con 426 voti al secondo turno).[7]
A seguito della Brexit, della ridistribuzione di alcuni seggi all'interno dell'Eurocamera e dell'adesione di un'eurodeputata polacca (Sylwia Spurek) e quattro eurodeputati italiani (Rosa D'Amato, Ignazio Corrao, Eleonora Evi, Piernicola Pedicini) come indipendenti, il gruppo parlamentare conta 73 membri a gennaio 2021.
Il 13 gennaio 2021 l'eurodeuptato tedesco Nico Semsrott annunciò di essersi dissociato dal partito Die PARTEI con cui era stato eletto, decidendo di rimanere membro del gruppo Verdi/ALE come indipendente.[8]
Il Gruppo dei Verdi-ALE conta 44 deputati. Vi aderiscono:
Il Gruppo dei Verdi-ALE conta 42 deputati. Vi aderiscono:
Il Gruppo dei Verdi-ALE conta 55 deputati. Vi aderiscono:
Il Gruppo dei Verdi-ALE conta 51 deputati. Vi aderiscono:
All'inizio della legislatura, il gruppo Gruppo dei Verdi-ALE contava 75 deputati. Vi aderiscono:
Mandato conclusosi il 31 gennaio 2020.
All'inizio della legislatura, il gruppo Gruppo dei Verdi-ALE contava 54 deputati. Vi aderiscono:
Il gruppo Verdi/ALE è solitamente copresieduto da 2 presidenti, almeno uno dei quali deve essere una donna.
Sinistra Verde
Ufficio di presidenza del Gruppo durante la X Legislatura del Parlamento Europeo. [19]
url
Altri progetti
Lokasi Pengunjung: 3.145.164.188