Non fu uno studente brillante e non trasse grande profitto nemmeno da un soggiorno romano finanziato dal padre. Dopo un viaggio a Santo Domingo incominciò ad approfondire le arti ed il suo percorso di formazione artistica fu nobilitato dalle lezioni dei maestri Jean Restout e François Boucher, dai quali apprese il gusto del tratto deciso e fermo, oltre ad una certa eleganza della composizione.[1]
A Londra Gravelot risultò uno degli artisti più rappresentativi della Accademia di San Martin Lane organizzata da William Hogarth, che rappresentò una antesignana della Royal Academy e venne fondata in un periodo storico nel quale non esistevano né pubbliche esibizioni artistiche nella capitale inglese, e nemmeno salon a Parigi e quindi mancavano luoghi dove poter esibire le opere.[5]
Durante la sua permanenza londinese insegnò per vari anni all'Accademia ed ebbe come allievo, tra gli altri, Thomas Gainsborough.[4]
Ma dopo la Battaglia di Fontenoy, in Inghilterra si diffuse un'ondata di risentimento contro la Francia, e quindi nel 1745 Gravelot rientrò in patria, accompagnato da alcuni suoi studenti.
In Francia si occupò soprattutto dell'illustrazione incisa, divenendo popolarissimo.[1]
Nel 1757 realizzò il suo lavoro più significativo, l'illustrazione del Decameron, caratterizzata da originalità, garbo, e da molteplici agganci al mondo aristocratico.[1]
Molto apprezzate e pregiate risultarono anche le sue illustrazioni delle opere di Shakespeare,[3] di Ovidio, di Torquato Tasso, come pure le sue opere pittoriche, limitate però al genere della ritrattistica e alle scene descriventi fatti di vita quotidiana.[1] Si dilettò a scrivere anche un trattato di prospettiva.[3] Il disegnatore e incisore francese Pierre-Philippe Choffard, ispirandosi ai suoi disegni, realizzò pregevoli incisioni.
Note
^abcdle muse, V, Novara, De Agostini, 1964, p. 372.
^Peter K. Thornton, Baroque and Rococo Silks (Londra: Faber and Faber) 1965.
^abcHubert-François Gravelot, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 ottobre 2015.
(EN) Peter K. Thornton, Baroque and Rococo Silks, Londra, Faber and Faber, 1965.
(FR) Charles-Philippe de Chennevières-Pointel e Anatole de Montaiglon, Abecedario de P. J. Mariette sur les arts et les artistes, Parigi, J.-B. Dumoulin, 1853.
(EN) Kimberley Rorschach, Eighteenth-Century French Book Illustration: Drawings by Fragonard and Gravelot from the Rosenbach Museum and Library, Filadelfia, Rosenbach Museum and Library, 1985.
(EN) Lawrence Gowing, A Biographical Dictionary of Artists, Oxfordshire, Andromeda Oxford Limited, 1995.