È noto soprattutto per le sue composizioni in forma şarkı, la forma popolare più comune nella musica classica ottomana. Fu un compositore molto prolifico, che in alcuni giorni compose più di 6-7 brani. Dalla terza moglie Nigârnik Hanım ha avuto 4 pronipoti: la diplomatica turca Reha Aytaman, Şira Arıkoğlu, Okşan Aytaman e Murat Aytaman.
Biografia
È nato nel distretto di Eyüp a Istanbul. Ebbe come maestro il famoso Dede Efendi. Dopo che il sultanoAbdülmecid I si accorse della sua bella voce, fu ammesso alla Muzika-yi Humayun, la scuola militare di musica dell'Impero ottomano. Grazie alla sua vicinanza al Sultano, fu incaricato di insegnare la musica alle donne dell'harem. Si innamorò di una delle concubine circasse, Çeşm-i Dilber, dalla quale ebbe due figli. Compose diverse canzoni dopo che lei lo lasciò per un mercante. La moglie successiva dell'harem morì anch'essa di tubercolosi, e anche questa fu la causa di diverse canzoni di Arif Bey. Fu eletto capo cantante del palazzo e si sposò una terza volta con la circassa Nigârnik Hanım, con la quale rimase fino alla morte.
Verso la fine della sua vita, Haci Arif Bey ebbe un diverbio con l'imperatore dell'epoca Abdul Hamid II e fu imprigionato per circa 50 giorni. Durante il periodo di detenzione, compose diverse canzoni che vennero poi apprezzate da Abdul Hamid II, che lo perdonò. Insegnò alla Scuola Imperiale di Musica per il resto della sua vita.
Opere principali
Olmaz ilâç sine-i sad pâreme
Bakmıyor çeşm-i siyah feryâde
Vücud ikliminin sultanı sensin
Meyhanemi bu, bezm-i tarahhane-i cem mi
Çekme elem-i derdini bu dehr-i fenanın
Deva yokmuş neden bimarı aşka
Geçti zahm-i tîri hicrin ta dil-i naşadıma
İltimas etmeye yâre varınız
Gözümden gitmiyor bir dem hayalin
Kanlar döküyor derdin ile dide-i giryan
Hâtırımdan çıkmaz asla ahd u peymânın senin
Sayd eyledi bu gönlümü bir gözleri âhû
Gurub etti güneş dünya karardı
Çözülme zülfüme ey dil rüba, dil bağlayanlardan
Ben buy-i vefa bekler iken sûy-i çemende
Humarı yok bozulmaz meclis-i meyhane-i aşkın
Tasdî edeyim yari biraz da sühanimle
Bir halet ile süzdü yine çeşmini dildar
Esti nesîm-i nevbahar açıldı güller subh dem
Mükedder derd-i pey-der peyle şimdi
Kurdu meclis, âşıkan meyhanede
Bülbül yetişir bağrımı hûn etti figanın
Nigâh-ı mestine canlar dayanmaz
Zahir-i hale bakıp etme dahil bir ferdi
Bahar oldu beyim evde durulmaz
Note
^(TR) BEKİR SITKI SEZGİN, HACI ÂRİF BEY, in TDV İslâm Ansiklopedisi, Vol.14, pp. 440-442. URL consultato il 31 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2019).