Nadaud scriveva e musicava i propri testi. Una stretta amicizia lo legò a Eugène Pottier, l'autore dell'Internazionale, di cui pubblicò 50 canzoni nel 1884. Dopo la morte di Victor Hugo, rimase l'unico presidente onorario della società poetica e artistica Caveau stéphanois, fondata nel 1883 da Jean-François Gonon. Nonostante il grande successo delle sue circa 300 opere, concluse la sua vita in povertà.
Il repertorio di Nadaud era costituito da brani popolari divertenti, ironici e coinvolgenti. Con Le Roi boiteux imbastì una satira politica del Secondo Impero francese. La sua opera intitolata Pandore, ou les Deux Gendarmes venne bandita dal regime. Gustave Nadaud si è inoltre ispirato anche al contesto sociale che osservava e a lui contemporaneo. Ad esempio, Le Soldier de Marsala venne ispirato dal Corteo dei Mille condotto da Garibaldi in Sicilia: tuttavia, il canto venne approvato solo durante la Terza Repubblica.[1]
Fu uno dei pochi chansonnier della sua epoca a scrivere i propri testi e a metterli in musica. Nadaud morì il 28 aprile 1893 a Parigi.
Memoria ed eredità
In Francia, strade ed edifici pubblici prendono il nome da lui: la più famosa è Rue Gustave Nadaud, a Parigi, dove Nadaud visse per un certo periodo.
Molte delle sue canzoni vengono interpretate ancora oggi in chiave moderna. È considerato un “autore attuale del XIX secolo” (Bertrand Dicale):
(FR) Nadaud, Gustave: Chansons choisies illustrées par ses amis. 2 Bde. (und) Chansons légères illustrées par ses amis. Paris, Ateliers de Reproductions Artistiaues (und) Société generale des Aplications Photographiques, 1882 u. 1885.
(FR) Collection complète des Chansons. Paroles et Musique avec Accompagnement de Piano [14 Hefte in 3 Bde.]. Paris, Heugel et Cie (V.Nrn. 2691–2697, 2939, 3151, 3364, 3785, 3987, 4595, 6548) (1862–1868).
Bibliografia
Friedrich Karl Peterssen: Gustave Nadaud. In: Deutsche Warte, Bd. 2 (1872), S. 273–283 (Französische Volksliederdichter I).