Secondo quando viene riportato nella sua vida, egli era un giocatore d'azzardo e un gabelliere, con la possibilità di spendere tutto ciò che guadagnava frequentando taverne e giocando, finendo per trovarsi sempre male in arnese. In Maigret, pujat m'es el cap, una tenso con Guillem Rainol d'At, egli viene disprezzato dal suo collega interlocutore come un joglar vielh, nesci, badoc: "un giullare vecchio, stupido e sciocco". Nonostante questo, il suo biografo annota che egli fosse benvoluto e rispettato e le sue canzoni erano "buone".
Guillem viaggiò molto in Spagna, soggiornando alla corte di Pietro II di Aragona e in quella di Alfonso IX di León. Alla fine entrò nell'ordine degli ospitalieri spagnoli, nelle terra del "signor Roiz Peire dels Gambiaros" (probabilmente Pedro Ruiz de los Cameros), e qui terminò i suoi giorni. Le date che possono essere stabilite per la vita di Guillem sono il 1196, quando compose una canzone sulla morte di Alfonso II e la successione di Pietro II nell'Aragona, e il 1204, quando scrisse una canzone per celebrare l'incoronazione a novembre di Pietro da parte di papa Innocenzo III a Roma.
Guillem ci ha lasciato otto poesie, di cui un sirventes e una canso con melodie, mentre la musica è ricca, mutevole, variata nel motivo e intessuta di neumi. L'aigue puge contremont contiene quattro insoliti salti Si–Fa, che Guillem probabilmente pensava come motivo.
^ab Troubadours, 223. Guilhem Magret. (mss.: Guillem Maigret), su troubadours.byu.edu. URL consultato il 1º aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2013). "[...] et contra eos Guillelmus magret provincialis dicebat quod si mulieres essent a natura fortes membris ut viri totaliter dominarentur aut equaliter viris essent et ipse ad scientias intendentes viros suos facerent ferre fusum [...]"