Guilhem d'Aumelas, o Guillem d'Omelas, italianizzato in Guglielmo di Aumelas (... – 1156 circa), è stato uno dei figli di Guglielmo V di Montpellier, infeudato della signoria di Aumelas, che venne perciò a staccarsi da quella di Montpellier.
Ottimo cavaliere – dice Nostradamus – valente nelle armi[1]. Combatté i saraceni e tramite matrimonio diventa il primo principe d'Orange a portare il nome di Guglielmo (dopo forse Guglielmo d'Orange), soprannominato Guglielmo dal naso corto, personaggio leggendario, uno dei compagni di Carlomagno, celebrato nelle chansons de geste medievali.
Nel 1129, Elzeardo di Castries e sua moglie Agnese vendono la quarta parte di Vendémian a Guglielmo d'Aumelas e le terre di Pouget per 700 soldi. Tramite matrimonio diventa il primo principe con il nome Guglielmo d'Orange.
Rogerius de Lunacio approva la donazione di Guglielmo d'Aumelas all'epoca della fondazione dell'abbazia di Valmagne nel 1138. I fondatori del monastero di Valmagne sono Raimondo di Trencavel, visconte di Béziers, Guglielmo Frezol, Guglielmo d'Omelas, fratello di Guglielmo di Montpellier, Guglielmo di Montbazin, Adelaide di Saint'Eulalia, e altri signori. I documenti di fondazione, dell'anno 1138, sono riportati in parte nella Storia generale della Linguadoca, e nella Gallia Christiana. Secondo queste carte, i signori nominati dianzi, hanno fatto la donazione per la salute delle loro anime e di quella dei loro congiunti[4].
Nel maggio del 1149, abbiamo l'omaggio di Amalric de Pignan a Guglielmo d'Omelas per il castello di Pignan[5].
Guglielmo d'Aumelas fece il suo testamento nel mese di marzo dell'anno 1156[6]. Morì prima del maggio del 1156 e fu sepolto a Gellone.
La dinastia attuale d'Inghilterra risale a Guillem d'Aumelas.
Note
^Ce pays de Montpellier, di Gaston Baissette, Pubblicato da Causse, 1970, p.57.
^(FR) Quaderni della civiltà medievale, dell'Università di Poitiers, Centro di studi superiori della civiltà medievale, pubblicati dalla medesima, 1999, p.151 e I trovatori e l'epoca tolosana prima della Crociata (1209): atti del convegno di Tolosa, 9 e 10 dicembre 1988, di Arno Krispin, Centro di studi della letteratura occitana (Francia), Pubblicato da CELO, 1994, p.178.
^Anthologie des troubadours 10-18 (Parigi): edizione bilingue, di Pierre Bec, Gérard Gonfroy, Gérard Le Vot, pubblicata dall'Union générale d'éditions, 1979, p.147.
^Encyclopédie théologique, pubblicata da J.P. Migne, 1851, 44, p.1058.
^A.D. Hérault, G 1123, registro annotato A, foglio 248 r° - pubblicato nel " Cartulaire de Maguelone ", di J. ROUQUETTE et A. VILLEMAGNE, t. I, Montpellier, 1912, carta n° LXXVIII, pagine 158-159.
^Genesi dei lignaggi meridionali, di Claudie Duhamel-Amado, pubblicato dalla CNRS-Università di Tolosa-Le Miraeil, 2001, v.1, p.343.
(FR) Note sull'origine dei conti d'Orange (PDF), su jean.gallian.free.fr. URL consultato il 17 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2007).
(FR) Le origini della famiglia Mévouillon, su bianco.thierry.neuf.fr. URL consultato il 17 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).