La critica gli attribuisce il pulpito della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia, che portava il nome di fra' Guglielmo e la data di esecuzione, 1270, in un'iscrizione in mosaico, andata perduta nello spostamento del pulpito nel 1778.[2]
Nel 1304 ritornò nella sua città natale, Pisa, per eseguire alcune opere di scultura e architettura, e dove lavorò sulla facciata della chiesa di San Michele in Borgo, realizzando bassorilievi storici.