Il Governo provvisorio della Siberia autonoma (PGAS), o in totale Governo social-rivoluzionario-menscevico provvisorio della Siberia autonoma, è stato un governo fantoccio instaurato in Siberia, creato dal movimento bianco.
Storia
Il governo provvisorio della Siberia autonoma è entrato in vigore il 19 giugno 1918 durante la guerra civile russa dopo un colpo di stato a Vladivostok e dopo che le Legioni Cecoslovacche presero il controllo del territorio all'inizio di giugno, ed il 7 entrarono a Omsk che divenne la sede del Governo. Il 17 luglio il Governo proclamò la Repubblica di Siberia, la quale però sarà sciolta il 3 novembre per ordine del generale e Capo di Stato Aleksandr Vasil'evič Kolčak e del Governo provvisorio panrusso, che non intendevano attuare una secessione in Russia ma lottare per una Russia unita antibolscevica. Il 22 dicembre durante una breve rivolta a Omsk, Kolčak allontanò i menscevichi dal governo e governò con poteri dittatoriali fino alla fine, il 7 febbraio 1920 con la morte del dittatore bianco il governo fu sciolto e la Siberia fu conquistata dai bolscevichi dopo la fine del Governo provvisorio del Priamur'e.
Ad est i territori erano protetti dall'esercito giapponese in cui vi erano due stati, uno cosacco e uno Ucraino: lo Stato cosacco di Transbajkalia dell'Atamano Grigorij Michailovič Semënov con capitale Čita, e l'Ucraina Verde di Jurij Mova-Glusko, con lo stato cuscinetto di Buriazia, che però fu in cattivi rapporti con il Governo provvisorio della Siberia autonoma in quanto essi volevano la secessione dalla Russia.
Composizione (da giugno 1918)
Voci correlate
Collegamenti esterni