Quest’ultima, dunque, ottenuto il mandato di formazione e composto l’esecutivo, si è nuovamente recata, dieci giorni dopo, dal Presidente Radev per l’approvazione, ricevendo tuttavia una bocciatura da quest’ultimo a causa di forti perplessità sul candidato per il Ministero dell’Interno Kalin Stojanov, con la contestuale richiesta di scegliere un altro individuo. Questo appello, tuttavia, non è stato accolto da Grancharova, cosa che ha così portato alla sua decadenza come Primo ministro designato e ad un posticipo sine die delle elezioni parlamentari previste per l’ottobre dello stesso anno, contestualmente all’avvio di un’enorme crisi costituzionale, dato che, secondo la legge fondamentale del paese, non è chiaro quanto il Presidente possa intercedere sulle decisioni governative ed eventualmente bloccare la nomina dei ministri.[15]
Alla fine, la situazione si è sbloccata molto a fatica solo il 22 agosto, quando il Presidente, al fine di risolvere l’impasse, ha deciso di conferire al Primo ministro uscente, Dimităr Glavčev, un nuovo mandato di formazione di un governo della durata di 5 giorni, pur mantenedo il proprio veto su Stojanov[16]. Glavčev ha dunque risposto positivamente all’appello, presentando la propria squadra in data 27 agosto e giurando contestualmente il medesimo giorno, dopo l’approvazione formale del capo dello stato[17], il quale ha poi, nel medesimo decreto, sbloccato anche il processo elettorale pendente, stabilendolo al successivo 27 ottobre.[18][5]
NOTA: Il Governo è potuto entrare in carica anche senza un esplicito avvallo parlamentare poiché, secondo la Costituzione bulgara, in tempi di crisi il Presidente della Repubblica è autorizzato a nominare un governo temporaneo.
Composizione
Il Governo è composto da 19 ministri (escluso il Primo ministro).
^Collocazioni non ufficiali, vista la loro disomogeneità e la natura provvisoria del governo. Ciò, inoltre, spiega anche le particolari denominazioni date.
^I partiti in questa sezione, anche se ufficialmente all'opposizione, supportano spesso il governo, tramite un appoggio concordato, nelle votazioni chiave per il buon andamento del programma politico comune.
^I partiti in questa sezione sono etichettati in modo tale poiché non hanno indicato la loro posizione nei confronti del governo.