Il Governo Bennett-Lapid è stato il 36º governo d'Israele[1], nato, dopo le elezioni parlamentari del 2021, in seguito ad un accordo fra Yair Lapid (leader di Yesh Atid) e Naftali Bennett (leader di Nuova Destra).
Il governo a guida Bennett, dunque, sarebbe dovuto durare fino al 27 agosto 2023, fino a quando (come da accordo) sarebbe subentrato un governo pressoché identico guidato da Yair Lapid[2][3][4].
Tale rotazione, tuttavia, a causa di una crisi di governo scatenatasi tra maggio e giugno del 2022, è stata volontariamente anticipata, come l’accordo di coalizione prevedeva in caso di crisi parlamentari, nonostante il governo, per via dell’approvazione di una mozione di scioglimento della Knesset (il Parlamento Israeliano) a seguito della perdita di una maggioranza parlamentare a favore dell’esecutivo[5], sia divenuto “di transizione” fino alle elezioni del novembre 2022 e alla formazione di un nuovo esecutivo (avvenuta in data 29 dicembre 2022)[6][7].
Particolarità
È stato il primo governo nella storia israeliana ad avere nella maggioranza un partito arabo-palestinese[8], nonché il secondo governo israeliano, dopo il governo di rotazione Netanyahu-Gantz (che tuttavia è caduto prima che potesse svolgersi il processo di rotazione), a funzionare sotto un sistema di rotazione automatico e giuridicamente vincolante nella posizione di primo ministro[9].
Ciò dunque ha implicato che, al cambio del capo dell’esecutivo, il Governo non si sia dovuto dimettere in quanto mutato il primo ministro (sul cui mandato pende generalmente l’intero governo), come di solito accade, ma ha potuto continuare le proprie operazioni come se fosse stato un semplice “rimpasto ministeriale”.
Composizione
Yesh Atid
Nuova Destra
Resilienza per Israele
Israel Beitenu
Nuova Speranza
Partito Laburista Israeliano
Meretz
Fonte:[15]
Note
- ^ Israele: il governo Bennett ottiene la fiducia della Knesset - Ultima Ora, su Agenzia ANSA, 13 giugno 2021. URL consultato il 13 giugno 2021.
- ^ Nasce il nuovo governo in Israele: accordo anti Netanyahu con tutti dentro, su today.it.
- ^ Israele, finisce l’era Netanyahu: nasce il nuovo governo di coalizione Bennett-Lapid, su unionesarda.it.
- ^ Israele, c’è l’accordo sul nuovo governo. Ma Netanyahu non si arrende, su ilsole24ore.com.
- ^ Israele:si scioglie Knesset, alle urne il 1º novembre, ANSA, 30 giugno 2022.
- ^ Israele ha un nuovo primo ministro, provvisorio, Il Post, 30 giugno 2022.
- ^ Davide Frattini, Israele al voto a novembre: è la quinta volta in tre anni e mezzo, Corriere della Sera, 30 giugno 2022.
- ^ Israele, firmata la storica intesa anti-Netanyahu tra Lapid, il capo della Lista Araba, e Bennett, che sarà premier per primo, su Open, 2 giugno 2021. URL consultato il 13 giugno 2021.
- ^ (EN) Toi Staff, Bill to anchor Netanyahu-Gantz premiership rotation gets preliminary okay, The Times of Israel, 23 aprile 2020.
- ^ a b Prima della rotazione, Bennett era anche “Ministro degli Affari della Comunità”, mentre Lapid invece era, oltre a Primo Ministro Supplente, anche “Ministro degli Affari Esteri” e “Ministro degli Affari Strategici”. Poiché quest’ultimo è divenuto Primo Ministro, le etichette ministeriali sono state modificate
- ^ a b In seguito alle dimissioni di Naftali Bennett l’8 novembre 2022
- ^ Fino al 9 luglio 2021. In seguito, la posizione è stata abolita
- ^ Ministero soppresso il 19 luglio 2021
- ^ a b Non esistente fino al 3 agosto 2021, la posizione fu creata e restò operativa fino al 24 febbraio 2022, quando il Ministero e le relative competenze sono state accorpate a quelle per i Rapporti tra la Knesset e il Governo, abolendo così il singolo dicastero e la posizione ministeriale
- ^ Governo Bennett-Lapid
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