Fu innanzitutto un famoso mercante che accumulò ingenti ricchezze con il commercio dei panni di lana in tutta Europa.
Politicamente si trovò ad essere contemporaneo di Cosimo il Vecchio de' Medici, del quale guardò con preoccupazione e sospetto la vertiginosa ascesa politica, che poteva minare la ricchezza, la stabilità e il prestigio delle altre famiglie di primates fiorentine. Quando si trattò di esiliare Cosimo non si schierò però apertamente contro lui, anche se il fatto di essere genero di quel Palla Strozzi, che con Rinaldo degli Albizi era a capo della fazione anti-medicea, lo portava più nell'orbita degli oppositori. Al rientro di Cosimo però, mentre gli esponenti degli Strozzi e degli Albizi incriminati venivano loro volta esiliati in segno di rivincita, questa sorte non toccò ai Rucellai, che si mantennero al di sopra di ogni sospetto.
Anzi, nel 1466 Giovanni rafforzò il legame tra la sua famiglia e i Medici, combinando il matrimonio tra suo figlio Bernardo e Lucrezia, detta Nannina de' Medici, nipote di Cosimo e sorella di Lorenzo il Magnifico.
Analogamente alla casata medicea protesse e sponsorizzò le arti, in particolare fu il mecenate di Leon Battista Alberti al quale affidò il disegno del palazzo di famiglia (poi realizzato da Bernardo Rossellino), della Loggia Rucellai, della facciata di Santa Maria Novella, del tempietto del Santo Sepolcro nella chiesa di San Pancrazio, che divenne il suo luogo di sepoltura. Per la sua instancabile promozione dell'attività edilizia fu anche detto Giovanni delle fabbriche. Nello Zibaldone scrisse le sue memorie legate a tali imprese, per esempio per costruire Palazzo Rucellai riportò come la parte più difficili dell'impresa fosse stata convincere i vicini a vendere le loro case per realizzare il suo progetto: quella a destra del palazzo non venne mai ceduta infatti la facciata si mostra ancora oggi come spezzata su quel lato, con le giunture dei conci a zig zag come se dovesse esserci una prosecuzione.
^Girolamo Mancini, Vita di Leon Battista Alberti, Sansoni, 1882, p.469, n.1.
^Luigi Passerini, Genealogia e storia della famiglia Rucellai, 1861.
Bibliografia
Mario Emilio Cosenza (1962), Biographical and Bibliographical Dictionary of the Italian Humanists and of the World of Classical Scholarship in Italy, 1300-1800, Vol. 5 Boston: G. K. Hall.
Felix Gilbert (1949), Bernardo Rucellai and the Orti Oricellari: A Study on the Origin of Modern Political Thought", Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, Vol. 12, p. 105
Martin Wackernagel, Alison Luchs (trans.) (1981), The World of the Florentine Renaissance Artist: Projects and Patrons, Workshop and Art Market, Princeton, Princeton UP, pp. 226-29.