Dopo la morte dell'ingegner Giuseppe Boccini e l'allontanamento dell'ingegner Alfonso Favi, portò a compimento la chiesa russa ortodossa di Firenze, città nella quale fu attivo anche progettando palazzine e ville in stile Liberty, dall'ornata decorazione ispirata ai Coppedè, in particolare Adolfo presente sulla scena fiorentina. Un esempio è il Grande Magazzino Pola e Todescan, in cui confluiscono reminiscenze della Secessione viennese e dello stile floreale belga. Un suo probabile intervento si registra anche nell'ampliamento della villa Donatello in viale Giacomo Matteotti, intorno agli anni venti del Novecento; tra il 1923 e il 1924 realizzò il Palazzo Arrighetti-Gaddi, con il caratteristico fronte del giardino che si insinua tra via del Melarancio e via del Giglio, e che rimanda a quello che Adolfo Coppedè aveva disegnato per il Palazzo Dudley una decina d'anni prima.