Giovan Giacomo Pandolfi

Giovan Giacomo Pandolfi (Pesaro, 1567 ca. – post 1636) è stato un pittore italiano, che nacque e operò principalmente a Pesaro.

soffitto della chiesa del Nome di Dio a Pesaro, dipinto da G.G. Pandolfi, 1617-1619.
Pieve di Candelara, Madonna in gloria con i Santi Terenzio, Giovanni, Marco e Antonio Abate, G.G. Pandolfi, 1613

Biografia

Figlio del pittore Giovanni Antonio Pandolfi, Giovan Giacomo (alias Gian Giacomo o Giovanni Giacomo) studiò con Federico e Taddeo Zuccari, ma fu fortemente influenzato anche da un altro artista, Federico Barocci.

Trasferitosi da giovane a Roma, visse negli ultimi anni del XVI secolo a Rieti, dove ha lasciato diverse opere.[1]

In seguito tornò a vivere nella sua città natale, dove tra il 1617 e il 1619 dipinse il suo capolavoro, che adorna il soffitto e l'Oratorio del Nome di Dio.[2] Realizzò molti altri dipinti in altre chiese e conventi, come nella chiesa pesarese di sant'Andrea, la pieve di Santo Stefano a Candelara, quella di san Gimignano a Sant'Angelo in Vado, nella chiesa di Santa Veneranda a Pesaro, nella pieve di Apecchio[1] e nella chiesa di San Pietro in Valle a Fano.

Il suo stile segue il manierismo emiliano, caratterizzato dallo sfumato dei colori e da corpi umani ben arrotondati. Tra i suoi allievi troviamo Simone Cantarini[3] e Domenico Peruzzini.[4]

Note

  1. ^ a b Stefano De Mieri, PANDOLFI, Giovan Giacomo, su Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 80 (2014). URL consultato il 17 dicembre 2024 (archiviato il 7 marzo 2016).
  2. ^ Ferdinando Arisi e Raffaella Arisi Riccardi, Santa Maria di Campagna a Piacenza, Tip. Le. Co., 1984, p. 48, ISBN 9788879290791.
  3. ^ Helga Walter-Dressler, Masterpieces of Graphic Art: German, French, and Italian Copperplate, Engravings, and Etchings of the 15th to 18th Century from the Ferdinand Siegel Collection of the City of Karlsruhe, Stadt Karlsruhe-Städtische Galerie, 1991, p. 59, ISBN 978-3-923344-18-5.
  4. ^ Catalogo delle pitture che si conservano nelle chiese di Pesaro, Antonio Becci, Casa Gavelli, Pesaro, 1783, pp. 53-54.

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