Figliastro del regista Carlo Ludovico Bragaglia, produsse una serie di film di successo con Totò ma anche per altri artisti, diretti da Sergio Corbucci e da Steno. Nel 1951 sposò la figlia di Totò, Liliana de Curtis, e da lei ebbe due figli, ma l'unione terminò qualche tempo più tardi. Nel 1968, dopo cinque anni di pausa, rientrò nella produzione finanziando almeno un film all'anno. Nel 1973 diresse il suo unico film, Number One, un dramma sulla criminalità nelle discoteche notturne, del quale scrisse anche la sceneggiatura. Morì il 22 agosto 1979, a 49 anni all'ospedale Policlinico Umberto I, a causa di una leptospirosi, contratta dopo aver fatto un bagno — a metà luglio — nelle acque del Tevere[1].