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Le ghiandole di Skene sono considerate le omologhe ancestrali della ghiandola prostatica maschile [2].
I fluidi prodotti durante l'eiaculazione femminile hanno una composizione simile al liquido secreto dalla ghiandola prostatica maschile, contenendo gli stessi marcatori biochimici della funzione sessuale, come la proteina di tipo 1 e l'enzima PDE-5 (fosfodiesterasi di tipo 5) [3].
All'esame del microscopio elettronico le ghiandole mostrano strutture simili, come pure analoghi sono l'antigene prostata-specifico (PSA) e le fosfatasi secretorie. Seguendo questi risultati, alcuni studiosi della materia stanno pensando di rinominare le ghiandole di Skene con il termine "prostata femminile"[4][5].
Caratteristiche
Il numero di queste ghiandole e dei relativi dotti all'interno del vestibolo vaginale è molto variabile: in alcune donne sono completamente assenti, in altre arrivano a 28 (14 per lato), benché nel 50% dei casi siano tutte o in buona parte atrofizzate[6][7]. In media, comunque, una donna adulta presenta da 3 a 7 ghiandole e relativi dotti per ciascun lato, per un totale di 6 - 14[8][9][10][11][12]
Il ruolo esatto delle ghiandole vestibolari minori è tuttora discusso e dibattuto; gli scienziati tendono però a paragonare le ghiandole del complesso di Skene alla prostata (per la presenza di antigene prostatico specifico nella secrezione).[13][14][15]
Alcuni ricercatori ritengono che le ghiandole di Skene siano la sede dell'eiaculazione femminile[16].
Nel 2002, alcuni sessuologi dell'Università degli Studi dell'Aquila (Italia) indicarono come spiegare l'eiaculazione femminile in alcune donne e la sua assenza in altre[17]. Le ghiandole di Skene hanno un'anatomia estremamente variabile e, in alcuni casi, sembrano essere parzialmente atrofiche (come del resto sembra esserlo anche il Punto G di Gräfenberg[18]); quindi, se le ghiandole di Skene sono la causa dell'eiaculazione femminile, questo potrebbe spiegare l'assenza del fenomeno eiaculatorio in alcune donne[19].
Skene A., The Anatomy and pathology of two important glands of the female urethra. In American Journal of obstetrics and diseases of Women and Children, 13, 265-270, 1880.
Frank H. Netter, Atlante di anatomia umana, terza edizione, Elsevier Masson, 2007, ISBN978-88-214-2976-7.