La superficie totale del Venezuela è di 1076945kkm2, dei quali 886,348 kkm2 (96,7%) di terra e 30097km² di acque, e a nord ha 4209km di coste.
Orografia
I rilievi del Venezuela variano dalle cime delle Ande a ovest alle pianure ad est e del centro-sud del Paese, alla Cordillera della Costa, considerata da molti la continuazione della Cordigliera andina a nord e alla vasta area di altopiani della Guayana venezuelana a sud dell'Orinoco, che rappresenta il 50% della superficie totale del Venezuela.
Le montagne più alte si trovano nella regione andina; 70 delle montagne che superano i 4300 m s.l.m. si trovano nello stato di Mérida, e 54 di queste nella Sierra La Culata.[1]
La montagna più alta è il Pico Bolívar, la cui vetta raggiunge i 4978 metri[2]
Nella tabella sotto, sono elencate le 10 montagne più alte del Venezuela:
L'idrografia del Venezuela è caratterizzata da tre grandi bacini idrografici: quello del mar dei Caraibi, dell'Oceano Atlantico e del lago di Valencia. Il bacino del mar dei Caraibi è formato da numerosi fiumi di breve lunghezza e scarsa portata, con l'eccezione del Rio Catatumbo, che nasce in Colombia e sfocia nel lago di Maracaibo, mentre nell'Oceano Atlantico sfociano i fiumi che costituiscono il bacino dell'Orinoco, terzo bacino più vasto di tutto il Sudamerica, mentre lo stesso Orinoco, con oltre 33000 m³/s, è il secondo fiume per portata del Sudamerica e il terzo del mondo, dopo il Rio delle Amazzoni e il Congo.[3]
I maggiori affluenti dell'Orinoco in territorio venezuelano sono l'Arauca e l'Apure, affluenti di sinistra, e il Ventuari, il Caura e il Caroní dal margine destro.[4]
Sotto, alcuni dei maggiori fiumi che scorrono in territorio venezuelano.
Il Venezuela è uno degli Stati dell'America Latina con il maggior numero di isole e arcipelaghi, la maggioranza dei quali situati nel mar dei Caraibi. La maggior parte di esse sono disabitate, fanno eccezione Isla Margarita, la più grande e popolosa, Coche, che assieme a Margarita e Cubagua costituisce lo Stato insulare di Nueva Esparta, e l'arcipelago di Los Roques.[5] Alcuni altri isolotti sono scarsamente abitati da pescatori, militari, e nel caso di isole fluviali, da indigeni dell'Amazzonia, come ad esempio la Isla Ratón, posta sul fiume Orinoco al confine con la Colombia.