dati tratti da Deutschlands Admirale 1849–1945. Die militärischen Werdegänge der See-, Ingenieur-, Sanitäts-, Waffen- und Verwaltungsoffiziers im Admiralsrang. Band 1: A–G[1]
Il Seydlitz, sul quale aveva alzato la sua insegna, dovette tornare a Wilhelmshaven[N 1] dopo aver colpito una mina vicino a Norderney e dovette trasbordare sul Lützow.[4] A Lowestoft furono distrutte due batterie costiere da 150 mm e circa 200 case, mentre a Yarmouth furono sparate solo poche raffiche a causa della visibilità eccezionalmente scarsa. Durante l'azione l'incrociatore britannico Conquest fu gravemente danneggiato dal fuoco dell'artiglieria degli incrociatori da battaglia tedeschi.
Al rientro di Hipper assunse nuovamente il comando del II. Aufklärungsgruppe, composto dagli incrociatori Frankfurt (nave ammiraglia), Elbig, Pillau e Wiesbaden, Rostock e Regensburg.[5] Le sue navi furono le prime a entrare in contatto con il nemico e alle 14:36, nonostante fosse molto lontana, lo Elbing mise a segno il primo colpo della battaglia, anche se inesploso, sull'incrociatore britannico Galatea.[6] Intorno alle 19:00 con le sue navi incontrò inaspettatamente la Grand Fleet e finì sotto un forte fuoco d'artiglieria.[7] Il Wiesbaden colpito gravemente affondò durante la notte.[8] Gli altri tre incrociatori del suo gruppo riuscirono a ritirarsi nonostante avessero ricevuto numerosi colpi. La notte successiva l'Elbing entrò in collisione la nave da battaglia Posen e dovette essere affondato dal suo stesso equipaggio.[9] Il 1° giugno solo due incrociatori del II. Aufklärungsgruppe ritornarono in Germania con la flotta d'alto mare.
Dal 2 settembre al 14 ottobre 1916 comandò nuovamente il I. Aufklärungsgruppe in assenza di Hipper, e dal 15 ottobre fu nominato vicecomandante del I. Aufklärungsgruppe. Il 22 gennaio 1918 il contrammiraglio Ludwig von Reuter lo sostituì in questa posizione.[10] Promosso viceammiraglio il 27 gennaio 1918 fu nominato comandante del 1ª Squadra della flotta d'alto mare alzando la sua insegna sulla nave da battaglia Ostfriesland. Mantenne questo incarico fino alla fine della guerra. Nell'aprile 1918 la 1ª Squadra partecipò all'ultima incursione nel Mare del Nord della flotta d'alto mare.
Nell'agosto 1918 fu nominato comandante dell'operazione Schlußstein, il cui obiettivo era quello di occupare la ferrovia Murman in Carelia. Iniziò i preparativi il 12 agosto sminando le vie di accesso al golfo di Finlandia. Lui stesso andò con il suo stato maggiore sull'incrociatore Stralsund via Libau, Reval, Helsingfors, Narva e Hungerburg a Björkö Sund per guidare i preparativi, mentre teneva pronte le sue navi di linea a Kiel. Tuttavia, nella prima settimana di settembre l'operazione fu temporaneamente rinviata a causa della situazione poco chiara sul fronte orientale ed egli ritornò a Wilhelmshaven con lo Stralsund. L'operazione venne definitivamente abbandonata il 27 settembre.
Il 2 ottobre la 1ª Squadra era pronta ad affrontare i sottomarini delle Fiandre. Condusse la 1ª Squadra alla foce dell'Elba il 3 novembre, dopo l'ordine alla flotta del 24 ottobre 1918, e la fece ormeggiare nella chiusa di Brunsbüttel. Il 6 novembre i marinai si ammutinarono e un consiglio di soldati prese il comando. Il 9 novembre la 1ª Squadra ritornò a Wilhelmshaven, dove la colse la fine della guerra l'11 dello stesso mese. Le navi furono poste in disarmo nella quarta settimana di novembre e lo stato maggiore della squadra fu sciolto il 27 novembre.
Dal 28 novembre 1918 egli fu messo a disposizione del comandante della stazione navale del Mare del Nord e del segretario di Stato del Reichsmarineamt e poi congedato il 17 marzo 1919. Si spense a Kassel il 20 settembre 1944.[1]
(DE) Marinekabinett, Rangliste der Kaiserlich Deutschen Marine, Berlin, Ernst Siegfried Mittler & Sohn, 1918, p. 7.
(DE) Dermot Bradley (a cura di), Hans H. Hildebrand e Ernest Henriot, Deutschlands Admirale 1849–1945. Die militärischen Werdegänge der See-, Ingenieur-, Sanitäts-, Waffen- und Verwaltungsoffiziers im Admiralsrang. Band 1: A–G, Osnabrück, Biblio Verlag, 1988, pp. 124-125, ISBN3-7648-2480-8.
(EN) Steve Dunn, The Harwich Striking Force: The Royal Navy's Front Line in the North Sea 1914–1918, Barnsley, Pen & Sword, 2022.
(EN) Dieter Jung, Die Schiffe der Kaiserliche Marine 1914-1918 und ihr Verbleib, Bonn, Bernard e Graefe Verlag, 2004, ISBN0-948817-19-4.
(EN) Reinhard Scheer, Germany High Sea Fleet in the World War, London, Cassell & Co., 1920.