Nato in un borgo non lontano dalla città polacca di Breslavia - oggi la quarta di questo Paese per popolazione e capoluogo del Voivodato della Bassa Slesia - scarsi sono i riferimenti biografici che possano definire e illustrare la sua formazione e il suo percorso artistico. Segnalato a Roma, il 18 maggio 1727, per un passaporto che gli consentiva il ritorno in patria, certamente Franz Ferdinand Richter visse per un lungo periodo a Firenze, dove morì.
Di questo pittore è noto un ritratto del compositore e violinista barocco Francesco Maria Veracini - ritratto che fu in un secondo tempo inciso su rame - e una pala d'altare nella chiesa dell'Assunzione, ad Aschbach. Segnalato anche un ritratto di Giovan Battista Fagiuoli, del 1736, oggi di ignota ubicazione e forse perduto.[1]
Il suo autoritratto (databile 1720-1725 circa) è agli Uffizi.[2]
Alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti si conserva un grande ritratto a tutta figura di Gian Gastone de' Medici con le insegne granducali, in tutta la pompa rococò del suo abito bordato di ermellino e delle sue insegne, eseguito da Franz Ferdinand Richter nel 1737.[3]
Note
^ Rossella Foggi, Giovan Battista Fagiuoli (Firenze, 24 giugno 1660-12 luglio 1742): cultura e umorismo di un uomo del popolo alla corte dei Medici: un'eredità conservata, Firenze, A. Bruschi, 1993, p. 62, SBNCFI0234657.
^Proveniente dalla collezione Ferroni, olio su tela, 68x55 cm, numero A754. vedi: Gallerie degli Uffizi, Gli Uffizi: catalogo generale, Firenze, Centro Di, 1979, p. 972, SBNSBL0331970.
^Olio su tela, cm 320 x 240, inventario 1890 - n. 3805, iscrizione a tergo: franTM ferdin 1*0 Richter pinx. A. 1737.
Bibliografia
(DE) Ulrich Becher, Felix Thieme, Allgemeines lexikon dei bilden den kunstler von der antike: bis zur gegenwart vol. 28, Leipzig, E. A. Sumann, 1934, p. 289, SBNRMS1469365.
(EN) Witt library, A checklist of painters, c1200-1976: represented in the Witt library, Courtland institute of art, London, London, Mansell, 1978, SBNTO01141264.