François Pajot o Pageot (Saint-Gervais, 1761 – Le Poiré-sur-Vie, 24 dicembre 1795) è stato un militare francese, in seguito alla Rivoluzione, diventerà un capo vandeano dell'Esercito cattolico e reale.
Biografia
Nato in una famiglia di contadini, Pajot esercitò diverse professioni durante la sua gioventù. Nel 1787, sposò Renée Sorin e si aprì una piccola drogheria e fece il venditore ambulante rimane tuttavia molto povero e analfabeta.[1]
Prese parte alle Guerre di Vandea ma non comandò che un piccolo gruppo. Combatté nell'esercito del Marais e nell'estate del 1793 viene nominato da François Charette comandante della divisione di Bouin, in sostituzione di René-Julien Hardouin.[1] Nell'ottobre a Bouin fu incaricato di sorvegliare 800 prigionieri catturati da Charette durante la Prima battaglia di Noirmoutier, di questi ne farà fucilare 180 che tentarono di fuggire.[1]
Il 25 giugno 1795, rimase ferito durante la battaglia di Les Essarts in cui sconfisse i repubblicani senza troppe difficoltà. Il 24 dicembre dello stesso anno, si unì in un'imboscata insieme a Lucas de La Championnière ad un convoglio: «nel momento in cui apparvero i repubblicani, [Pajot] si precipitò in mezzo a loro e ricevette un colpo mortale nel basso ventre».[2]
È stato sepolto nel villaggio di Montorgueil, comune di Le Poiré-sur-Vie.[1]
Note
- ^ a b c d Julien Rousseau, Charette, chevalier de légende, pp. 252-254
- ^ Pierre-Suzanne Lucas de La Championnière, Mémoires d'un officier vendéen, p. 135-136
Bibliografia
- Julien Rousseau, Charette, chevalier de légende, Edizioni Beauchesne, 1963, pp. 252-254.
- Pierre-Suzanne Lucas de La Championnière, Lucas de La Championnière, Mémoires d'un officier vendéen 1793-1796, Les Éditions du Bocage, 1994, pp. 135-136.