La regione si sviluppa in un'area lunga circa 1.300 km, che a partire dai Grandi Altai al confine fra Russia e Kazakistan a nord-ovest, attraversa gli Altai della Mongolia fino agli Altai del Gobi in direzione sud-est. Ne fanno parte il monte Belucha, con i monti del Katun, al confine fra Russia e Kazakistan, e i monti Jargalant Khairkhan, Khasagt Khairkhan e Aj Bogd nella Mongolia. La regione è solcata da diversi fiumi; fra questi i più importanti sono il Katun e l'Irtish, entrambi affluenti dell'Ob.
Il clima della regione è molto freddo e asciutto a causa dell'altitudine e della formazione anticiclonica asiatica presente sul lago Uvs. La temperatura media annuale è fra -4 °C e -6 °C con la temperatura media di gennaio che scende a -24 °C e sale a +12 °C nel mese di luglio. La precipitazione media annua si aggira tra i 250 e i 400 mm.
Flora
Una caratteristica interessante di questa zona di steppa boscosa sono la foresta di conifere che si sviluppa sui versanti settentrionali, più freddi ed umidi, e la vegetazione di tipo steppico che predomina sulle altre pendici. Foreste di larici e cedri si trovano attorno alle sorgenti del fiume Khovd, e foreste di larici (Larix spp.) si possono trovare al di là del corso superiore dei fiumi Bulgan e Chigertei, nonché oltre i monti Khasagt Khairkhan e Taishir. Presso le sorgenti del fiume Khovd e attorno ai laghi Dayan, Khoton e Khorgon vi sono zone relitte di taiga vera e propria. Boschetti di abeti (Picea spp.) sopravvivono su alcune montagne situate lungo il fiume Khovd. Alberi di betulla (Betula spp.) e pioppo (Populus pilosa) permangono tuttora come specie relitte nelle zone più umide di alcune montagne. Festuca lenensis e Koeleria pyramidata sono le principali specie di erbe presenti sulle montagne a medie altitudini, mentre lungo i fiumi crescono Hippophae spp. e Caragana spinosa. Specie proprie del deserto e della steppa desertica quali Stipa pennata, Allium polyrhizum, Anabasis brevifolia e Artemisia frigida si spingono fin sulle regioni meridionali dei monti Altai. Questa è una conseguenza della forte influenza del clima desertico arido che predomina nelle regioni a sud e a sud-ovest di questa catena montuosa[1].
Fauna
I monti Altai costituiscono un buon esempio di esistenza combinata tra comunità di steppa e di foresta in una regione montuosa. Su queste montagne vivono fianco a fianco specie generalmente associate o alla foresta o alla steppa. Roditori come la marmotta grigia (Marmota baibacina) e la marmotta della Siberia (M. sibirica) e lagomorfi come il pika alpino (Ochotona alpina) sono i piccoli mammiferi più numerosi della catena montuosa. Tra le specie minacciate su scala globale qui presenti ricordiamo il capriolo siberiano (Capreolus pygargus) e il cervo nobile (Cervus elaphus) nelle foreste e l'argali (Ovis ammon) e lo stambecco siberiano (Capra sibirica) nelle zone montuose. Tra i carnivori, il lupo (Canis lupus), la volpe rossa (Vulpes vulpes), la volpe corsac (V. corsac) e il gatto di Pallas (Otocolobus manul) popolano montagne, vallate e steppe, mentre la lince eurasiatica (Lynx lynx) vive nelle foreste, il ghiottone (Gulo gulo) nelle aree più impervie e il tasso (Meles meles) nelle steppe boscose. Montagne e steppe sono popolate anche da carnivori più piccoli, come l'ermellino (Mustela erminea), la puzzola delle steppe (M. eversmanii) e la donnola (M. nivalis).
Le zone più elevate ospitano alcune specie rare e sono di fondamentale importanza per la conservazione di alcune specie minacciate e in pericolo, come il leopardo delle nevi (Panthera uncia). Questa popolazione è utile ai fini della dispersione della popolazione verso aree limitrofe, come la Siberia meridionale, la Mongolia e il Kazakistan. Il driomio (Dryomys nitedula) e il castoro europeo (Castor fiber) del fiume Bulgan, così come il gerboa pigmeo di Kozlov (Salpingotus kozlovi) della steppa desertica, sono specie endemiche o minacciate entro i confini di questa ecoregione.
Il fiume Katun è uno dei più limpidi e incontaminati fiumi della Russia. La fauna ittica dei laghi di alta montagna presso le sorgenti del Katun forma un particolare complesso biologico che non è ancora stato compreso a fondo. Il bacino di questo fiume appartiene alla provincia biogeografica della Mongolia, una regione caratterizzata da popolazioni relitte e specie e generi endemici. Specie di pesci come Coregonus peled, Thymallus arcticus, Barbatula toni e Triplophysa strauchii sono presenti nei piccoli laghi e nei fiumi che attraversano l'ecoregione. La pesca intensa sta avendo un impatto negativo sulle popolazioni di Oreoleucicus potanini e Thymallus brevirostris.
Lo stato di conservazione della regione è considerato vulnerabile. I maggiori pericoli vengono dalla crescita della popolazione e al grande incremento dell'allevamento di bestiame e dell'agricoltura, che hanno portato ad un eccessivo consumo dei pascoli e ad una potenziale desertificazione delle aree vulnerabili. Anche il taglio non autorizzato degli alberi per la produzione di legna da ardere può fare gravi danni.