Filippo Cesare Messedaglia (Villafranca di Verona, 19 gennaio 1823 – Verona, 30 gennaio 1901) è stato un architetto e ingegnere italiano.
Biografia
Fratello dell'economista Angelo e zio dell'umanista Luigi, Filippo Cesare Messedaglia ottiene l'abilitazione di ingegnere civile e architetto nel 1849.[1]
Si occupa del restauro del palazzo Sagramoso, poi sede della Banca d'Italia e del rifacimento di villa Rizzardi a Negrar dallo stile eclettico. Partecipa a vari concorsi tra cui quello per il cimitero di Venezia all'Isola di San Michele. Si dedica all'ingegneria idraulica e ferroviaria e viene nominato direttore dei lavori della prosecuzione della linea ferroviaria Legnago-Verona.[1]
Socio dell'Accademia dell'Agricoltura di Verona, si interessa di problemi di bonifica agraria e irrigazione.[1]
Note
Bibliografia
- G. F. Viviani, Messedaglia Filippo Cesare, in Dizionario biografico dei veronesi (sec. XX) vol. 2, a cura di G.F. Viviani, Verona, Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, 2006, 552
- P. Rigoli, Messedaglia Filippo Cesare, in L'architettura a Verona: dal periodo napoleonico all'età contemporanea a cura di P. Brugnoli - A. Sandrini Verona, Banca Popolare di Verona, 1994, 466
Collegamenti esterni