Il 1º gennaio 1902 la NOB (che aveva assorbito nel 1892 la ZZL) venne nazionalizzata: le sue linee entrarono a far parte delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[4].
La linea Zugo-Lucerna fu elettrificata il 9 ottobre 1922[5].
Nel 1969 vennero rimaneggiati i posti movimento di Gütsch e di Würzembach e ammodernate le apparecchiature di sicurezza della stazione di Lucerna, permettendo un migliore accesso a quest'ultima[6]: sino ad allora, infatti, si avevano due linee a binario unico affiancate (una per i treni verso Zurigo e il Gottardo e l'altra per i convogli verso Berna, Olten e la Seetal)[7]. Nel 1995 è stata raddoppiata la tratta Ebikon-Rotkreuz[8], mentre la Cham-Rotkreuz fu raddoppiata il 14 dicembre 2008[9].
Caratteristiche
La linea, a scartamento normale, è lunga 28,37 km. La linea è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è dell'8 per mille. È doppio binario nei tratti Lucerna-Gütsch e Ebikon-Zugo[10].
La linea parte dalla stazione di Zugo, aperta nel 1897 in sostituzione di una precedente costruita nel 1864 in località Erlenbach su progetto di Jakob Friedrich Wanner (autore anche delle stazioni di Aarau, Frauenfeld, Winterthur, Turgi, Sciaffusa e Zurigo HB) che col passare degli anni si era rivelata sempre più inadatta: l'edificio della vecchia stazione fu smantellato e ricostruito nella stazione di Zurigo Wollishofen[11][12]. Fino al 5 maggio 1990 esisteva un cappio di ritorno utilizzato dai treni che da Zugo erano diretti verso Affoltern am Albis e Zurigo[13]; da allora tali convogli sono instradati sulla linea per Lucerna, da cui si distaccano al bivio di Kollermühle.
Dalla capitale cantonale la linea costeggia il lago di Zugo fino a Cham, quindi tocca Hünenberg prima di entrare nella stazione di Rotkreuz, nella quale incrocia la Aargauische Südbahn. Tra il 1864 e il 1970 esisteva un raccordo tra la stazione di Cham e quella di Steinhausen (sulla linea Zurigo-Zugo), utilizzato in occasione di deviazioni di percorso di treni merci o come parcheggio per carri merce[14].
^(DE) Victor von Röll, Enzyklopädie des Eisenbahnwesens, vol. 8, Berlino-Vienna, Urban & Schwarzenberg, 1917, pp. 460-462. URL consultato il 7 gennaio 2021.
^(DE) Bestand der Nordostbahnnetzes im Jahre 1897, in Fünfundverzigster Geschäftsbericht der Direktion der Schweizerische Nordostbahngesellschaft an die Generalversammlung der Aktionäre umfassend das Jahr 1897, Zurigo, Schweizerische Nordostbahngesellschaft, p. 4.
(DE) Hans Koch, Die erste Eisenbahn im Kanton Zug 1864 (PDF), in Zuger Neujahrsblatt 1964, Zugo, Graphische Werkstätte Eberhard Kalt-Zehnder, 1964, pp. 26-45. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2016).
(DE) Beat Moser e Peter Pfeiffer, 100 Jahre SBB, Fürstenfeldbruck, Hermann Merker Verlag, 2001, ISBN978-3-89610-076-4.