Si tratta di una delle principali direttrici ferroviarie dei Balcani, rappresentando non solo l'asse portante del sistema ferroviario montenegrino, ma anche una delle principali vie di comunicazione tra la Serbia e il Mediterraneo.
Storia
Nel settore montenegrino il tratto Bar-Podgorica, inaugurato nel 1959, sostituì l'antiquata linea con scartamento di 750 mm Antivari – Virpazar (costruita dalla Compagnia di Antivari, italiana, ed aperta nel 1908) che, dopo una ripida e tortuosa ascesa con pendenza fino al 40‰, valicava la catena costiera del Rumija con un tunnel lungo 1969 m presso Sutorman alla quota di 550 m s.l.m.
Ancora oggi è possibile percorrere ampi tratti del sedime dell'ex ferrovia.
Da Virpazar i viaggiatori proseguivano in battello fino alla sponda opposta del Lago di Scutari, in località Plavnica, e da qui fino a Podgorica in tram.
Dalla stazione di Antivari la linea si dirige verso nord-ovest lungo la costa; da Spizza, ultima stazione costiera, la ferrovia imbocca la galleria di Sozina, lunga 6171 m, che permette di attraversare la catena costiera montenegrina. Giunta a Virpazar, la linea attraversa con un ponte il lago di Scutari, prima di dirigersi verso la capitale Podgorica. Da qui inizia lo spettacolare viaggio attraverso le Alpi Dinariche, citato spesso tra i più pittoreschi nel panorama ferroviario europeo. Particolarmente celebri i segmenti che percorrono le valli del Morača e del Mala Rijeka: quest'ultimo corso d'acqua viene scavalcato dal più alto viadotto ferroviario d'Europa. La galleria dell'Ostrovica permette di oltrepassare lo spartiacque: la linea prosegue prima lungo il fiume Tara e poi lungo il Lim, lasciando il Montenegro (la stazione di frontiera è a Bijelo Polje) ed entrando in Serbia.
In Serbia
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