È stata descritta nel 1992 in base a campioni raccolti nell'area delle miniere di manganese di Kajlidongri, distretto di Jhabua, Madhya Pradesh, India e approvata dall'IMA con il nome di leakeite in onore del professore di geologia scozzese Bernard E. Leake per i suoi studi nel campo della chimica degli anfiboli[5]. Il nome è stato poi cambiato in ferri-leakeite nell'ambito della revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012)[4]. Con il nome leakeite ci si riferisce al termine avente alluminio al posto del ferro ferrico (Fe3+.
La scoperta della nuova specie avvenne nell'ambito di un'analisi estensiva degli anfiboli dell'area di Kajlidongri che evidenziò un numero di atomi per cella unitaria nel sito C significativamente inferiore a 5, questo si poteva spiegare o con un difetto di vacanza o con la presenza di un catione della prima riga. Dal momento che soltanto il litio si trova solitamente in questa posizione e che questo non è rilevato dalle analisi che si effettuano solitamente, furono condotte ulteriori analisi che ne evidenziarono la presenza e quindi si appurò di aver scoperto una nuova specie[2].
Morfologia
La ferri-leakeite si trova in cristalli prismatici con prismi paralleli a [001] lunghi fino ad un millimetro[2].
Origine e giacitura
La ferri-leakeite è stata scoperta nel metasedimento ricco di manganese come costituente di una roccia rosso scuro di aspetto semi-metallico costituita anche da albite, braunite, bixbyite e vari altri anfiboli[2].
(EN) Frank C. Hawthorne, Roberta Oberti, George E. Harlow, Walter V. Maresch, Robert F. Martin, John C. Schumacher e Mark D. Welch, Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).