Tecnicamente viene eseguito da una formazione musicale composta dalla voce (fadista) che dialoga con la chitarra portoghese (guitarra portuguesa, a 12 corde), accompagnati dalla chitarra ritmica (viola), a cui possono essere aggiunti un basso portoghese (baixo) e una seconda chitarra portoghese.
Il nome deriva dal latino fatum (destino) in quanto essa si ispira al tipico sentimento portoghese della saudade e racconta temi di emigrazione, di lontananza, di separazione, dolore, sofferenza.
Le origini
Come tutte le musiche popolari essa ha trovato il suo inizio nei luoghi al confine della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto è accaduto per il samba e il tango.
Il fado a Lisbona
Va fatta una distinzione preliminare fra le tradizioni di Lisbona e di Coimbra: il fado di Coimbra, di estrazione colta essendo praticato solo dagli studenti universitari, ha caratteristiche compositive ed interpretative sue proprie e generalmente è suonato nei toni di maggiore. Quello di Lisbona, nato nell'ambiente popolare della piccola malavita urbana è il vero fado popolare, e qui di seguito ci riferiremo prevalentemente ad esso.
La prima fadista della quale si ha notizia fu Maria Severa Onofriana (1820-1846), che cantava accompagnandosi con la chitarra. Di origini umilissime, Maria Severa era attiva nel quartiere della Mouraria, animando le tertúlias locali. Maria Severa era amante dell'aristocratico portoghese Francisco de Paula de Portugal e Castro, XIII conte di Vimioso, cosa che le consentì di esibirsi presso un pubblico di maggior prestigio sociale e negli ambienti intellettuali della capitale portoghese, contribuendo alla diffusione del fado oltre la sua dimensione popolare. La relazione di Maria Severa con il conte di Vimioso fu peraltro fonte di ispirazione per diverse canzoni.
Il fado divenne una musica di grande seguito popolare tra la fine dell'Ottocento ed i primi decenni del Novecento. Un ruolo di grande importanza in questa fase ebbe Ercília Costa (1902-1985), che contribuì a far conoscere tale genere anche in ambito internazionale. L'introduzione nel fado dei temi della tourada (la corrida) è precedente a quest'epoca.
La dittatura salazarista, che ha governato il Portogallo fino agli Anni Settanta del Novecento, tentò di inquadrare e controllare il fado attraverso la censura preventiva dei testi e il tesseramento professionale degli esecutori: questo portò, da una parte, alla progressiva scomparsa della componente socialista e anarchica che era stata così importante nella genesi del genere, ma dall'altra parte "nazionalizzò" il genere portandolo ad una diffusione e notorietà fino ad allora impensabili, anche attraverso la "divizzazione" dei grandi interpreti, da Ercília Costa a Berta Cardoso, Alfredo "Marceneiro", Fernando Farinha e, soprattutto, Amália Rodrigues).
Fu questa la "stagione d'oro" del fado, al quale giunsero a contribuire grandi compositori come Raul Ferrão, Frederico Valério, Alberto Janes e Alain Oulman (quest'ultimo anche perseguitato politico dalla dittatura, nonché marito di Amália[senza fonte])[2], Frederico de Freitas, Renato Varela, etc.) e alcuni poeti "fadisti" come João Linhares Barbosa, Silva Tavares, Frederico de Brito, Júlio de Sousa, Pedro Rodrigues, José Régio.
Il regime espresso dalla rivoluzione del 1974, per reazione, tentò di sopprimere il genere emarginando per molti anni i suoi cultori - specialmente Amália Rodrigues - ed eliminandolo dai palinsesti radiotelevisivi. Non vi riuscì per il tenace attaccamento popolare ed anche per l'opera di conciliazione operata da fadisti "di sinistra" fra i quali, soprattutto, Carlos do Carmo, José Afonso e José Carlos Ary dos Santos[3].
L'esponente storica che ha fatto maggiormente conoscere il fado in Europa e nel mondo è stata certamente Amália Rodrigues che oltre ad averne molto allargato i confini del genere tradizionale aprendolo a testi ed armonie molto più complessi, ha anche molto contribuito a fissarne i parametri esecutivi attraverso una carriera più che cinquantennale. Assieme a lei hanno caratterizzato l'"epoca d'oro" del fado cantanti come Hermínia Silva, Berta Cardoso, Maria Teresa de Noronha, Lucília do Carmo (madre di Carlos), Fernanda Maria, Celeste Rodrigues (sorella di Amália) e Argentina Santos (tuttora in attività). Grazie alle innovazioni di stile e di gusto introdotte da Amália Rodrigues, tuttavia, anche poeti non tradizionali si sono accostati al genere ed hanno scritto per il fado testi anche notevoli. Sopra tutti Pedro Homem de Mello, David Mourão-Ferreira e José Carlos Ary dos Santos, ma anche tanti altri come Luís Portela, Pedro Tamen, J. L. Godinho, Augustina Bessa Luís. In seguito è stato "fadrizzato" anche Fernando Pessoa.
Si tratta di una musica tonale, suonata su un tempo pari (2/4 o 4/8) generalmente armonizzata secondo lo schema mediterraneo e che, nella tradizione, ripete, di volta in volta, le coppie dei versi variandone la melodia.
Sebbene la forma poetica più popolare del fado sia una semplice successione di quartine, a volte slegate fra loro ("quadras soltas"), i poeti del genere l'hanno spesso perfezionata attraverso la tecnica della "glossa" cioè lo svolgimento poetico di un tema (una quartina detta "mote") in quattro strofe di dieci versi rimati, l'ultimo dei quali deve obbligatoriamente corrispondere a ciascun verso del "mote". In questo modo è costruita, fra moltissime altre, la celeberrima "Casa da Mariquinhas"[4] di Alfredo Duarte detto "O Marceneiro" (il falegname, per via del mestiere che esercitava), che del fado è forse il singolo brano più conosciuto in tutto il mondo.
Varietà di fado
Tra la fine del secolo e i primi anni del Novecento il fado comincia a interessare l'aristocrazia e la borghesia e affiora la "specializzazione" tra fado di Lisbona e fado di Coimbra. Tra gli anni venti e i trenta compaiono una serie di registrazioni di quest'ultimo genere:
Il fado di Coimbra è più "accademico" e integra il folclore rurale alla poesia. Fu coltivato soprattutto dagli studenti dell'Università come espressione identitaria portoghese. È cantato solo da uomini, in strada o in società, e sia i cantanti che i musicisti indossano una mantellina di colore scuro che era un capo di abbigliamento rurale adottato dagli studenti di Coimbra. L'università di Coimbra, nella sua Associação Académica de Coimbra ha un'apposita sezione musicale.
Il fado di Lisbona ha carattere più urbano e viene eseguito nelle tascas (osterie) e nelle casas do fado (locali dove si consumano anche pasti). I suoi temi sono legati all'emigrazione e alla vita dei quartieri popolari; ha contenuti e cadenze musicali più drammatiche (tipicamente il 'fado menor' una forma di improvvisazione popolare su armonie standard in tono minore). Ma nel fado lisboeta vi sono altre forme, ad esempio il fado corrido, che ha un andamento più mosso.
Il fado di Porto, caratteristico di quella città, ha un andamento più mosso e utilizza maggiormente armonie in tono maggiore. È stato rivalutato grazie a Mané (Maria Manuel Santos) e ad artisti come Toninho do Carmo, Maria Teresa de Noronha e altri. Noto esponente del fado di Porto è Capelio da Ribeira molto amato dal pubblico italiano.
Fado ha suonato nel villaggio di Vidual, Miranda do Corvo.
Rapsódia de fados
Giustapposizione o melange di melodie tradizionali o popolari (fado).
Fado Marialva
Caratterizzato da un destino felice, riferito alla tradizione della tauromachia
"Cavalo Ruço", "Campinos do Ribatejo", "Fado das Caldas"...
Galleria d'immagini
Tradizionale casa do fado e ristorante A Severa nel Bairro Alto.
Ingresso del Museu do Fado in Largo do Chafariz de Dentro nel quartiere Alfama. Lo spazio espositivo, inaugurato nel 1998, è ospitato presso l'Estação Elevatória de Águas de Alfama o Central Elevatória da Praia.
^Alain Oulman cominciò a 'fadizzare' la poesia nazionale portoghese musicando Luis Vàz de Camões, il poeta nazionale
^Ary dos Santos era membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Portoghese, che finanziava con spettacoli di letture a pagamento delle sue poesie e dei testi degli oltre 600 fados che scrisse.
^"A Casa da Mariquinhas" parla della decadenza della casa dove degli effeminati esercitavano la prostituzione, un tema tipicamente proprio della piccola malavita locale. Cionondimeno si tratta di un testo poetico di notevole valore e di grande popolarità, anche perché ha un ritmo tipico del "bailinho a portuguesa", una danza molto popolare.
^Carlos do Carmo - 23 de Setembro 2007, TV Broadcast - RTP2, Camara Clara
Bibliografia
(PT) Eduardo Sucena, Lisboa, o Fado e os Fadistas, Lisbona, Vega, 2008, ISBN978-972-699-905-8.