Il palazzo fu costruito tra il 1802 e il 1809 dal capomastroKonrad Langenegger su commissione del commerciante e storico Johann Caspar Zellweger.[1] Secondo le consuetudini della famiglia Zellweger, i progetti originali provenivano da un architettogenovese, ma è riconosciuto che Langenegger abbia apportato diverse modifiche.[1] Per la costruzione dell'edificio, furono rimosse due case a capanna di legno.[1] Nel settembre e ottobre 1805 venne costruito il tetto, mentre la decorazione interna fu compiuta tra il 1808 e il 1809 ad opera di Josef Simon Moosbrugger con l'aiuto del figlio Jodok Moosmann.[1] L'edificio fu arredato con otto stufe in maiolica fornite dai fratelli Meyer, stufai di Steckborn.[1] Il giardino a sud-est è datato 1838.[5]
Fino al 1991 il palazzo apparteneva ancora alla famiglia originale degli Zellweger, caso unico nel caso dei palazzi di Trogen.[5][6] In quell'anno fu acquistato dall'amministrazione cantonale per 3 milioni di franchi.[6] La famiglia Zellweger avrebbe disposto del diritto di soggiorno fino al 2021, ma cedettero anticipatamente il palazzo nel 2013.[6]
A partire dagli anni 1990 fu ristrutturato più volte sotto la supervisione di Paul Knill: nel 1996 fu allestito uno spazio culturale nella cantina, nel 1998 vennero ristrutturati i locali della biblioteca cantonale al piano terra, mentre dal 2001 al 2003 vennero ristrutturati gli ex alloggi della servitù.[3]
Aspetto
L'edificio è di stile neoclassico con cinque lati, da cui il nome di "Palazzo pentagonale".[3] La struttura del palazzo è composta da un'ala padronale a est, degli uffici commerciali a nord e alloggi per la servitù a sud, che assieme formano un cortile interno.[3] Il giardino anteriore è rivolto verso la piazza del paese.[3]
(DE) Heidi Eisenhut, "Wunderlich kommt mir die Baute vor": der Fünfeckpalast in Trogen und die Familie Zellweger, Schwellbrunn, Appenzeller Verlag, 2019, ISBN9783858828194.