Eva Kailī

Eva Kailī
Εύα Καϊλή
Eva Kailī nel 2016

Vicepresidente del Parlamento europeo
Durata mandato18 gennaio 2022 –
13 dicembre 2022[1]
PresidenteRoberta Metsola

Europarlamentare
Durata mandato1º luglio 2014 –
15 luglio 2024
LegislaturaVIII, IX
Gruppo
parlamentare
S&D
CircoscrizioneGrecia

Membro del Parlamento ellenico
Durata mandato18 settembre 2007 –
9 maggio 2012
LegislaturaXII
CircoscrizioneSalonicco A

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2022)
In precedenza:
PASOK (2007-2022[1])
UniversitàUniversità Aristotele di Salonicco
ProfessioneGiornalista

Eva Kailī (in greco Εύα Καϊλή?; Salonicco, 26 ottobre 1978) è una politica greca, che apparteneva al Movimento Socialista Panellenico (PASOK). Prima di intraprendere la carriera politica è stata conduttrice di telegiornali. Successivamente, dal 2007 al 2012, è stata deputata al Parlamento ellenico.[2]

Dal luglio 2014 al luglio 2024 è stata membro del Parlamento europeo, mentre dal 18 gennaio al 13 dicembre 2022 ne ha ricoperto anche la carica di vicepresidente.[3][4]

Biografia

Suo padre, Alexandros Kailīs, è un ingegnere meccanico ed elettronico. Nato a Istanbul, è direttore generale presso il governo regionale della Macedonia Centrale. Sua madre, Maria Ignatiadou, greca dell'Asia Minore, è cresciuta a Imathia.

Kailī ha studiato architettura e ingegneria civile al Politecnico dell'Università Aristotele di Salonicco e ha poi conseguito, presso l'Università del Pireo, un master of arts in studi internazionali ed europei. Ha seguito un corso di economia ad Harvard e ha studiato alla Scuola greca di giornalismo.

Giornalismo

Prima di intraprendere la carriera politica, Kailī ha lavorato come giornalista ed è stata un volto noto dell'emittente Mega Channel dal 2004 al 2007. È stata consulente per la strategia di comunicazione e per gli affari pubblici ed esteri di società farmaceutiche greche e di uno dei più grandi gruppi di mass-media (2012-2014).

Vita privata

Kaili e il compagno Francesco Giorgi - un assistente parlamentare ed istruttore di vela italiano poi arrestato il 9 dicembre 2022, anche lui nell'ambito dell'inchiesta Qatargate[5][6][7] - hanno avuto una bambina nel 2021.[8]

Carriera politica

Nel 1992, Kailī è entrata a far parte dell'articolazione giovanile del PASOK. Nel 2001 è stata presidente dell'Associazione degli studenti della scuola di architettura e nel 2002 era già il membro più giovane ad essere eletto nel consiglio comunale di Salonicco.

Membro del Parlamento ellenico

Nelle elezioni nazionali del 2007 è stata eletta membro del Parlamento ellenico per il primo distretto di Salonicco. All'epoca, era la più giovane deputata del partito PASOK. Ha mantenuto il suo seggio alle elezioni nazionali del 2009, fino al 2012.

Durante il mandato in Parlamento, Kailī ha fatto parte di varie commissioni parlamentari: Commissione permanente per gli affari culturali ed educativi, Commissione permanente per la difesa nazionale e gli affari esteri e Commissione permanente speciale dei greci all'estero. È stata anche membro della delegazione greca all'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC), all'Assemblea parlamentare della NATO e all'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo. Ha rappresentato la Grecia in conferenze e missioni speciali all'estero.

Nel novembre 2011, in vista di un cruciale voto di fiducia per il primo ministro, George Papandreou, Kailī ha fatto notizia quando ha annunciato che si sarebbe rifiutata di sostenere il governo nel voto; questo avrebbe lasciato Papandreou con il sostegno di appena 151 deputati del PASOK su un totale di 300 parlamentari. In seguito ha però fatto marcia indietro e Papandreou ha ottenuto il voto di fiducia con tutti i 155 parlamentari del PASOK che hanno espresso il loro sostegno al governo.

Membro del Parlamento europeo

Eva Kailī in un dibattito sulla lotta alla corruzione nell'UE nel 2016

Eva Kailī è stata membro del Parlamento europeo dal 2014 e membro dell'Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici in Europa. È stata vicepresidente per Strategia dell'innovazione, ICT, Tecnologia, Foresight, Imprese, ESG e CSR, ONU, WTO, OCSE e Medio Oriente. È stata la prima donna presidente dell'organismo di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) del Parlamento europeo 2017-2022, presidente del Centro per l'intelligenza artificiale (C4AI) e presidente della delegazione per le relazioni con l'Assemblea parlamentare della NATO (DNAT) 2014-2019. Ha fatto parte della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE), della commissione per i problemi economici e monetari (ECON) e della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL). È stata membro supplente della commissione per i bilanci (BUDG) e della delegazione per le relazioni con la penisola arabica (DARP).

Oltre ai suoi incarichi di commissione, Kailī è stata membro dell'intergruppo del Parlamento europeo sul cancro, dell'intergruppo del Parlamento europeo sulla disabilità, della delegazione alla commissione parlamentare di cooperazione UE-Russia e della delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti d'America.

Posizioni politiche

Éva Kaïlí è stata una figura controversa all'interno del suo partito, assumendo regolarmente posizioni vicine alla destra. Il presidente del PASOK, Níkos Androulákis, ha affermato nel dicembre 2022 che Éva Kaïlí stava "agendo come un cavallo di Troia di Nuova Democrazia", il partito conservatore greco, e che le aveva comunicato che non sarebbe più stata candidata dal PASOK alle elezioni.[9][10]

Nel 2018, Éva Kaïlí si è opposta all'accordo di Prespa tra la Grecia e lo Stato di Macedonia, ponendo fine alla disputa sul nome del Paese, ora chiamato Macedonia del Nord. Ha espresso la sua "vergogna" e ha denunciato un "danno irreparabile alla storia, alla Macedonia e ai greci".[9][10]

Nel 2019, contraria a un progetto di assistenza sociale per le famiglie povere del governo di Alexis Tsipras, sostiene che "gli assegni sono per i pigri".[9][10]

Espulsione dal partito e dal gruppo parlamentare europeo

Nel dicembre del 2022, coinvolta nello scandalo della corruzione del Qatar al Parlamento europeo, è stata espulsa sia dal suo partito sia dal gruppo parlamentare europeo di cui era parte (vedi oltre la sezione Vicende giudiziarie). Successivamente, il presidente del PASOK l'ha accusata di aver cercato di minimizzare la vicenda delle intercettazioni, che ha indebolito il governo conservatore.[9][10]

Vicende giudiziarie

Lo stesso argomento in dettaglio: Qatargate.

Il 9 dicembre 2022 Eva Kailī è stata arrestata[11] a Bruxelles dalla polizia belga in relazione all'inchiesta di presunta corruzione con cui, secondo la procura della capitale belga, un Paese del Golfo - il Qatar, ipotizza la stampa[12] - avrebbe tentato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo che lo riguardavano "versando ingenti somme di denaro e offrendo regali importanti a terzi con una posizione politica o strategica importante all'interno del Parlamento europeo.[11] In particolare, la stampa ha riportato che presso il domicilio di Kailī la polizia ha rinvenuto "sacchi di banconote",[13] per un totale di 600000 euro in contanti.[14] Per le stesse vicende sono stati arrestati pure il suo compagno Francesco Giorgi, l'ex europarlamentare Antonio Panzeri[15] e l'europarlamentare Andrea Cozzolino[16]; di questi ultimi lo stesso Giorgi era stato assistente.[17]

In seguito all'arresto, Kaili è stata espulsa prima dal suo partito PASOK[18] e poi dal suo gruppo europarlamentare S&D.[19]

Note

  1. ^ a b Espulsa dal partito in seguito al suo arresto per corruzione notizie
  2. ^ Κοινοβουλευτική Θητεία Βουλευτών Από Τη Μεταπολίτευση Ως Σήμερα, su www.hellenicparliament.gr. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  3. ^ Parlamento Ue, eletti 9 vicepresidenti su 14, in Il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Newsroom, Kaili elected a European Parliament vice-president | eKathimerini.com, su www.ekathimerini.com. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  5. ^ ilgiorno.it, 11 dicembre 2022, https://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/francesco-giorgi-chi-e-1.8376235. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  6. ^ Giunio Panarelli, www.lasvolta.it, 16 giugno 2022, https://www.lasvolta.it/5012/chi-e-francesco-giorgi. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  7. ^ Qatargate, udienza Francesco Giorgi rinviata al 26 gennaio, su ansa.it, 11 gennaio 2023. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  8. ^ Tommaso Gazzolo e Stefano Pietropaoli, La posta in gioco, Quodlibet, 20 luglio 2022, pp. 15–24. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  9. ^ a b c d (EN) Four people charged over Qatar’s alleged bribing of EU officials, in the Guardian, 11 dicembre 2022.
  10. ^ a b c d (FR) Qui est Eva Kaili, l'eurodéputée grecque soupçonnée de corruption en lien avec le Qatar ?, su Europe 1.
  11. ^ a b Brahim Maarad, Terremoto al Parlamento europeo, in arresto la vicepresidente greca e quattro italiani, su agi.it, 9 dicembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  12. ^ Mazzette dal Qatar al Parlamento Ue, «sacchi di banconote» a casa della vicepresidente Kaili, su Il Sole 24 ORE, 9 dicembre 2022. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  13. ^ Mazzette dal Qatar al Parlamento Ue, «sacchi di banconote» a casa della vicepresidente Kaili, su Il Sole 24 ORE, 9 dicembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  14. ^ (DE) "600.000 Euro Bargeld" - Wer ist EU-Politikerin Eva Kaili (44)?, su euronews, 11 dicembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  15. ^ Qatar: Bruxelles convalida gli arresti di Panzeri e Kaili, su ansa.it, 11 dicembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  16. ^ Qatargate: Cozzolino ai domiciliari, Tarabella resta in carcere, su ansa.it. URL consultato il 20 dicembre 2024.
  17. ^ Chi è Francesco Giorgi, l'assistente del Pd Cozzolino indagato nell'inchiesta corruzione dal Qatar, su https://www.open.online, 10 dicembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  18. ^ Parlamento Ue, arrestata la vice-presidente Eva Kaili: accuse di corruzione dal Qatar, su www.iltempo.it. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  19. ^ Francesca Basso, Ex giornalista tv, un compagno italiano: chi è Eva Kaili, deputata greca coinvolta nell’inchiesta, su Corriere della Sera, 12 settembre 2022. URL consultato il 10 dicembre 2022.

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