Enrico VI di Lussemburgo

Enrico VI
Conte di Lussemburgo
In carica24 dicembre 1281 –
5 giugno 1288
PredecessoreEnrico V
SuccessoreArrigo VII
Nome completoEnrico di Lussemburgo
Altri titoliConte di Durbuy, di La Roche e di Arlon
Nascita1250 circa
MorteWorringen (Chorweiler), 5 giugno 1288
Dinastiacasato delle Ardenne
PadreEnrico V
MadreMargherita di Bar
ConsorteBeatrice d'Avesnes
FigliEnrico
Valerano
Felicita
Baldovino e
Margherita
Religionecattolico

Enrico VI di Lussemburgo (1250 circa – Worringen, 5 giugno 1288) fu conte di Lussemburgo, di Durbuy, di La Roche e di Arlon, dal 1281 alla sua morte.

Origine

Secondo la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, Enrico era figlio del conte di Lussemburgo, di La Roche e di Arlon, Enrico V e della moglie, Margherita di Bar[1] (1220 - 1275), che ancora secondo la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, era figlia di Enrico II di Bar conte di Bar e di Filippa di Dreux[2], discendente (pronipote) dal re Luigi VI di Francia, figlia di Roberto II di Dreux e di Yolanda di Coucy[3].
Enrico V di Lussemburgo, secondo la Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis., era figlio del Duca di Limburgo e Conte di Arlon, Valerano III e della sua seconda moglie, la contessa di Lussemburgo, di La Roche e di Durbuy, Ermesinda[4], che, secondo il Gisleberti Chronicon Hanoniense, era figlia del conte di Lussemburgo e di Namur, Enrico IV e della sua seconda moglie, Agnese di Gheldria[5], figlia di Enrico I, Conte di Gheldria[6] e Agnese di Arnstein.

Biografia

Nel 1270, suo padre, Enrico V, decise di partecipare alla ottava crociata e fece testamento[7]; però arrivò a Tunisi dopo che San Luigi IX era morto, allora seguì il principe Edoardo d'Inghilterra, in quella che è considerata la nona crociata, tra il 1271 ed il 1272[8].

Durante l'assenza del padre, Enrico, rafforzò l'alleanza col cugino, il duca di Lorena, Federico III, e lo zio, il conte di Bar, Teobaldo II, che il padre confermò al suo ritorno[9].

Suo padre, Enrico, secondo la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, morì, dopo aver fatto ritorno nella contea di Lussemburgo dalla nona crociata, nel 1274[10], fu inumato nell'abbazia di Clairefontaine, oggi inglobata nel comune di Arlon, dove fu raggiunto, un anno dopo, dalla moglie Margherita di Bar[11]. Secondo altri storici Enrico morì nel 1281[12], a Magonza[13].
Enrico succedette al padre come Enrico VI di Lussemburgo[1] e nella contea di Arlon, come ci conferma la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5[14].

Enrico entrò in conflitto col vescovo di Liegi, Jean d'Enghien, per il possesso di alcuni territori, ma fu sconfitto e dovette ritirarsi; ebbe però la sua rivincita poiché catturò il vescovo durante una partita di caccia nella zona di Buglione, lo imprigionò nel castello di Lussemburgo e lo rilasciò dopo cinque mesi dietro il pagamento di un riscatto[15].

Secondo John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), Enrico entrò in contrasto anche con il vescovo di Treviri, circa nuovi tributi agli abitanti di Treviri per l'attraversamento della Mosella, e per questo fu scomunicato[16].

Tra il 1282 ed il 1283, si ebbe il problema della successione nel ducato di Limburgo: la duchessa di Limburgo, Ermengarda era morta tra la seconda metà del 1282 e la prima metà del 1283, come ci informa la Histoire du Limbourg, vol IV: Codex diplomaticus Dalemensis.[17]; comunque la duchessa era senz'altro morta il 18 luglio 1283, in quanto nel documento n° CCL della Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis., Rinaldo cita la moglie (Domina Irmengardis) defunta (bone memorie)[18].
Ermengarda non aveva lasciato eredi[19].
A Ermengarda succedette il marito, Reginaldo I di Gheldria, come si evince dai vari documenti della Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis., in cui Rinaldo si definisce, conte di Gheldria e duca di Limburgo[20], che governava il ducato di Limburgo, col beneplacito del re di Germania, Rodolfo I d'Asburgo[21], che gli aveva accordato vita natural durante il ducato, come ci viene confermato dal documento n° CCXLV della Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis., datato 19 maggio 1282, in cui si concede a Rinaldo di succedere alla moglie, nel caso di un suo prematuro decesso[22].
Il Limburgo era rivendicato anche dal cugino, Adolfo V di Berg, che non potendo far valere la propria ragione con le armi, vendette i diritti sul ducato al duca di Lorena e del Brabante, Giovanni I, che ora rivendicava il Limburgo.

Secondo la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, Enrico partecipò ad una Lega che appoggiava Reginaldo[23] e prese parte alla guerra per il possesso del Limburgo[24].
Fu richiesta una mediazione, a cui parteciparono anche il conte di Fiandra, Guido di Dampierre ed il conte di Hainaut, Giovanni I, come ci comprovano i documenti CCLIX, CCLX e CCLXI della Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis.[25], che, conclusa nel 1287, prevedeva che a Reginaldo sarebbe succeduto Enrico[26].

La decisione non diede soddisfazione a Giovanni I, che intraprese una vera e propria azione di conquista sul ducato di Limburgo e la guerra si concluse con la battaglia di Worringen (7 luglio 1288), dove Giovanni I sconfisse Reginaldo ed Enrico e i loro alleati[27]; l'ultima fase della guerra è descritta nella Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, dall'assedio al castello di Worringen (Chorweiler), vicino a Colonia, sino alla morte di Enrico e alla cattura di Reginaldo che pose termine alla battaglia ed alla guerra[28].
Enrico durante la battaglia aveva saputo che il fratello, Valerano era morto ed aveva cercato lo scontro con Giovanni I, venendo ucciso da uno scudiero di Giovanni (anche gli altri due fratelli di Enrico, Baldovino ed Enrico, furono uccisi)[29]. La morte di Enrico, nel 1288, vicino al castello di Worringen, viene confermata anche dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[30].
A Enrico succedette il figlio primogenito, Enrico, come Enrico (Arrigo) VII di Lussemburgo[31].

Matrimonio e discendenza

Enrico, all'incirca il 22 maggio 1265, aveva sposato, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, Beatrice d'Avesnes[32], figlia di Baldovino d'Avesnes (settembre 1219-10 aprile 1295), signore di Beaumont e di Felicita di Coucy[32], figlia di Tommaso di Coucy Signore di Vervins e della moglie Matilde di Rethel[32]; suo padre era il fratello di Giovanni d'Avesnes, conte di Hainaut[32], figli di Burcardo d'Avesnes e di Margherita II delle Fiandre[32]. Inoltre Beatrice era cugina prima di Giovanni, erede della contea di Hainaut e futuro conte d'Olanda[32]. Beatrice portò in dote le signorie di Dourlers, Thierimont e Consorre[30]. Beatrice sopravvisse al marito[30] (morì il 25 febbraio 1321 a Valenciennes e fu tumulata nell'abbazia di Beaumont a Valenciennes[16][33]) e, secondo John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), fu reggente della contea sino alla maggior età del figlio, Enrico[16], stipulando la pace con Giovanni I di Brabante[34]. Dal 1295 si ritirò a Valenciennes[16].
Enrico da Beatrice ebbe cinque figli[16][33]:

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico III di Limburgo Enrico II di Limburgo  
 
Matilde di Saffenberg  
Valerano III di Limburgo  
Sofia di Saarbrücken Simone I di Saarbrücken  
 
Mechilde di Sponheim  
Enrico V di Lussemburgo  
Enrico IV di Lussemburgo Goffredo I di Namur  
 
Ermesinde di Lussemburgo, contessa di Namur  
Ermesinda di Lussemburgo  
Agnese di Gheldria Enrico I di Gheldria  
 
Agnese d'Arnstein  
Enrico VI di Lussemburgo  
Teobaldo I di Bar Rinaldo II di Bar  
 
Agnese di Blois  
Enrico II di Bar  
Ermesinda di Bar-sur-Seine Guido I di Bar-sur-Seine  
 
Pétronille de Chacenay  
Margherita di Bar  
Roberto II di Dreux Roberto I di Dreux  
 
Agnese de Baudemont  
Philippa di Dreux  
Yolande de Coucy Raoul I di Coucy  
 
Agnese di Hainaut  
 

Note

  1. ^ a b (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 92
  2. ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 89
  3. ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pagg. 89 e 90
  4. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, doc. CXXV, pagg. 200 e 201
  5. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XXI Gisleberti Chronicon Hanoniense, pag. 550 Archiviato il 2 febbraio 2019 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XXI Gisleberti Chronicon Hanoniense, pag. 518 Archiviato il 2 febbraio 2019 in Internet Archive.
  7. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 180 e 181
  8. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 183 e 184
  9. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 202 - 204
  10. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 185
  11. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 186
  12. ^ (EN) #ES Genealogy: luxemburg 9 - Henri V "Le Blond"
  13. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - HENDRIK van Limburg
  14. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 187
  15. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 205
  16. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - HENRI de Luxembourg
  17. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol IV: Codex diplomaticus Dalemensis, pag. 388
  18. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, doc. CCXLV, pag. 309
  19. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol IV: Codex diplomaticus Dalemensis, pag. 387
  20. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, dal doc. CCXLIX, pag. 308 e seguenti
  21. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol IV: Codex diplomaticus Dalemensis, pag. 398
  22. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, doc. CCXLV, pag. 305
  23. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 246
  24. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 247 - 264
  25. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, doc. CCLIX, CCLX e CCLXI, pagg. 318 - 321
  26. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pag. 265
  27. ^ P.J. Blok, "Germania 1273-1313", cap. VIII, vol. VI, pag. 337
  28. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 266 - 278
  29. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 5, pagg. 274 e 275
  30. ^ a b c (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 97
  31. ^ a b c (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 98
  32. ^ a b c d e f (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 96
  33. ^ a b (EN) #ES Genealogy: luxemburg 9 - Henri III
  34. ^ a b (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 100
  35. ^ a b (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 99

Bibliografia

Letteratura storiografica

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