Enrico, dopo le scuole elementari, frequenta il Collegio Mellerio a Domodossola; dal 1850 frequenta per due anni la facoltà di filosofia a Novara, poi si iscrive, seguendo il desiderio paterno[3], alla facoltà di giurisprudenza all'Università di Torino dove però non consegue la laurea nonostante il superamento di tutti gli esami. Privo di preoccupazioni economiche, dedica il suo tempo allo studio della storia locale, alla fotografia e alla caccia.
Nel 1855 sposa Clara Sella, figlia di Gregorio Sella, deputato al Parlamento subalpino dal 1849 al 1854 e poi ancora nel 1860 e cugino di Quintino Sella. La coppia avrà due figli, Maria (1866) ed Edgardo (1868). Nel 1855 pubblica Poesie liriche, poi nel 1872 Memorie storiche di Ornavasso.
Alle diverse passioni affianca un alacre impegno nella vita politica e civile locale: membro della deputazione provinciale, è tra i fondatori dell'asilo infantile di Ornavasso e della società di mutuo soccorso.
Nel settembre del 1890, durante i lavori di consolidamento della massicciata della Ferrovia Domodossola-Novara viene attivata appena fuori Ornavasso una cava di prestito, durante gli scavi emergono i primi reperti delle tombe dei Leponzi[4].
Bianchetti, che in quel periodo era Consigliere Provinciale per il Mandamento di Ornavasso, ne cura il recupero ed inizia una campagna di scavo portando alla luce la necropoli di San Bernardo. Gli scavi si interrompono in ottobre per riprendere l'estate successiva anche in località In Persona.
Gli scavi proseguiranno sino ad interrompersi nel 1893. I reperti, una volta fotogragati e catalogati, furono inizialmente esposti al secondo piano di casa Bianchetti e poi spostati nella sezione distaccata del Museo del paesaggio di Verbania.
Nel periodo in cui abitava ad Ornavasso, Bianchetti soggiornava all'attuale "Albergo Italia" che al tempo era la sua casa, nonché studio e osservatorio
Nel 1894 Bianchetti muore per problemi cardiaci. Postumo verrà pubblicato dall'amico Ermanno Ferrero I Sepolcreti di Ornavasso.
Nel 1903 venne eretto nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Ornavasso un busto in bronzo opera dello scultore Luigi Calderini[5].
Opere
Poesie liriche, 1855
Memorie storiche di Ornavasso, 1872.
Dei limiti dell'antica contea di Ossola, Novara, 1875.
I signori di Ornavasso del ramo dei Conti di Castello, Novara, Società Archeologica Novarese, Tip. Rusconi, maggio 1875.
Paola Piana Agostinetti, Gli studi archeologici di Enrico Bianchetti, in Paola Piana Agostinetti (a cura di), Le Necropoli di Ornavasso negli studi di protostoria europea e di archeologia romana, I Sepolcreti di Ornavasso — Cento anni di studi, IV, Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Cesare Jonghi-Lavarini, Ornavasso nella sua storia sacra e civile, Novara, Editore E. Cattaneo, 1934.