Ha svolto campagne di scavo e di ricerca archeologia in Israele (soprattutto nel deserto del Neghev), in Spagna, Francia ed altri paesi europei. In base ai risultati dei suoi ritrovamenti nella penisola del Sinai ha avanzato la tesi che il Monte Sinai biblico non sia da individuare nel Gebel Katherina, ma in località Har Karkom[1]. Questa tesi è stata al centro di numerosi dibattiti.[senza fonte]
Negli anni cinquanta inizia le sue spedizioni in Val Camonica, che permetteranno la riscoperta di decine di migliaia di incisioni rupestri, rendendo questa valle il polo d'arte rupestre più importante d'Europa.
Nel 1964 fonda il Centro Camuno di Studi Preistorici, a Capo di Ponte, istituzione che ha lo scopo di studiare l'arte preistorica e tribale e contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale collegato.
Collabora frequentemente con numerose testate informative, come Avvenire.
Opere
La datazione dell'arte preistorica camuna, Tipografia Camuna, Breno (BS), 1963
Origini della civiltà camuna, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1968
I massi di Cemmo, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1972
I pugnali nell'arte rupestre e nelle statue-stele dell'Italia settentrionale, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1972
Evoluzione e stile nell'arte rupestre camuna, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1975
Metodi di rilevamento e di analisi dell'arte rupestre, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1976
Capo di Ponte, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1978
I Camuni, alle radici della civiltà europea, Jaca Book, Milano, 1979
Le statue-stele della Lunigiana, i testimoni dell'ultima rivoluzione culturale della preistoria, Jaca Book, Milano, 1981
Il caso Valcamonica: rapporto uomo-territorio nella dinamica della storia Edizioni Unicopli, Milano, 1982
Luine, collina sacra, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1982
Valcamonica: 10.000 anni di storia, Edizioni del Centro, Capo di Ponte (BS), 1987
Origini dell'arte e della concettualità, Jaca Book, Milano 1988