Vicepresidente (27 novembre 1904 - 29 settembre 1919)
Membro della Commissione di contabilità interna (14 giugno 1895 - 2 marzo 1897; 7 aprile 1897 - 17 maggio 1900; 19 giugno 1900 - 18 ottobre 1904)
Membro della Commissione di finanze (19 novembre 1899 - 17 maggio 1900; 19 giugno 1900 - 19 febbraio 1902)
Presidente della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia (1º marzo 1912 - 29 settembre 1913; 6 dicembre 1913 - 25 novembre 1918)
Presidente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di giustizia (25 novembre 1918 - 29 settembre 1919)
Membro ordinario della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di giustizia (6 dicembre 1919 - 7 aprile 1921; 28 giugno 1921 - 14 novembre 1923; 3-24 giugno 1924)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Riforma degli organici della Camera agrumaria della Calabria e della Sicilia" (17 marzo 1921)
Membro della Commissione per l'esame della proposta di modificazione al regolamento giudiziario del Senato (15 marzo 1922)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Consorzio zolfifero siciliano" (8 febbraio 1923)
Marchese di Sessa, era discendente da un'antica famiglia (i Paternò) di origine provenzale-catalana dell'XI secolo proveniente da Embrun, in Francia, e giunta in Sicilia al seguito dei re normanni. Il capostipite del ramo dei Sessa fu Giuseppe Asmundo Paternò, 1º Marchese di Sessa (1694-1772). Fu signore di Sciare.
Nel 1892 passò all'Università di Roma come docente di Chimica analitica, e dal 1910, sulla cattedra di Chimica generale.
Nel 1923 divenne professore emerito dell'Università di Roma.
Come chimico, si interessò di fotochimica, dell'azione della luce sulle molecole organiche. Scoprì nel 1909 la reazione Paternò-Büchi con George Büchi, consistente nella formazione per via fotochimica di ossidi trimetilenici da miscele di olefine trisostituite o tetrasostituite con aldeidi o chetoni. Presidente dal 1902 della Commissione consultiva sugli esplosivi, negli anni successivi spinse per l'istituzione di un Laboratorio chimico che affiancasse i lavori della commissione. Il laboratorio fu effettivamente istituito nel 1907 (legge 491 del 11 luglio). Paternò ne assunse la direzione fino al termine dei lavori di costruzione, per poi nominare come suo successore ad interim l'ingegner Dino Chiaraviglio
A lui fu dedicato nel 1920 da F. Millosevich il minerale Paternoite, un borato, successivamente identificato con il nome di Kaliborite.
Giuseppe Penso, Scienziati italiani e unità d'Italia, Bardi, 1978
Antonio Di Meo, Storia della chimica in Italia, Vignola, 1996
Monica de Condé Paternò di Sessa, Olivella Paternò di Sessa (a cura di), Emanuele Paternò di Sessa. Dall'esilio alla fama scientifica, Gangemi Editore, 2018