Elvira Ramírez (935 circa – 986) fu una religiosa che fu reggente, col titolo di Regina Elvira, del regno di León dal 966 al 975.
Era la figlia secondogenita del re di León, Ramiro II e Urraca Sanchez, figlia del re di Navarra, Sancho Garcés e di Toda di Navarra, la sua seconda moglie[1]. Elvira era la sorella minore di Sancho I, re di León.
Biografia
Si ritirò in giovane età nel monastero di San Salvador de Palat del Reyn, a León, che il padre Ramiro II, secondo la Cronica de Sampiro[2], aveva fatto erigere, per la figlia (Elvira)[1], vicino al palazzo reale. Nel 966, alla morte del fratello, Sancho I, fu nominata reggente e tutrice del nipote Ramiro III e le fu conferito il titolo di Regina Elvira.
Con il nipote, ratificò il trattato di pace col califfo al-Hakam II ibn Abd al-Rahman e dovette combattere i vichinghi che avevano invaso le coste della Galizia.
Nel 975, approfittando della malattia che, l'anno prima, aveva colpito il califfo, al-Hakam II ibn Abd al-Rahman, alleatisi al re di Navarra Sancho II Abarca, Elvira e Ramiro III attaccarono al-Andalus ma furono sconfitti a San Esteban de Gormaz, dal generale Ghalib, appena rientrato dal Nordafrica.
Durante quell'anno, Ramiro divenne maggiorenne ed Elvira si ritirò dalla reggenza, sostituita dalla cognata Teresa Ansúrez.
Ascendenza
Note
Bibliografia
- Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 477-515
Collegamenti esterni