Conti Palatini (915–1356)
Il Palatinato si lega dalla "Contea Palatina di Lotaringia", che inizia la propria esistenza nel X sec. Durante l'XI sec., il Palatinato diventa dominio della dinastia degli Azzoni, che governarono su numerose contee del Reno. Dal 1085/1086 circa, dopo la morte dell'ultimo Conte della dinastia degli Azzoni, Ermanno II di Lotaringia, il Palatinato perde la propria importanza militare in Lotaringia. L'autorità territoriale del Conte Palatino viene ridotta a semplice contea del Reno, da cui deriva il nome di "Contea Palatina del Reno".
Conti Palatini di Lotaringia (915–1085)
Non dinastici
Casa degli Azzoni
Conti Palatini del Reno (1085–1356)
Primi conti
Hohenstaufen
Il primo Conte Palatino del Reno ereditario è Corrado di Hohenstaufen, fratello minore dell'Imperatore Federico Barbarossa. I territori affidati alla sua linea sono la Franconia e i territori del Reno (le altre linee degli Hohenstaufen ricevono la Svevia, la Franca Contea e i restanti territori).
Guelfi
Nel 1195 il Palatinato passa alla casata dei Guelfi, grazie al matrimonio con Agnese, figlia di Corrado di Hohenstaufen.
Ritratto
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Nome (nascita–morte)
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Regno
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Matrimoni
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Note
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Inizio
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Fine
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Enrico V (1175ca–1227)
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8 novembre 1195
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1212/3
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(1) Agnese di Hohenstaufen (2) Agnese di Landsberg
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Genero di Corrado; abdica in favore del figlio
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Enrico VI il Giovane (1196ca–1214)
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1212/3
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16 o 26 aprile 1214
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Matilde di Brabante
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Figlio di Enrico V e Agnese
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Wittelsbach
All'inizio del XIII secolo, con il matrimonio tra Agnese del Palatinato, figlia di Enrico V, e Ottone II di Wittelsbach, il territorio s'ingrandisce e i Wittelsbach, duchi di Baviera, acquisiscono anche il titolo di Conti Palatini.
Durante una successiva divisione dei territori tra gli eredi del duca Ludovico II di Baviera nel 1294, il ramo principale dei Wittelsbach entrò in possesso del Palatinato del Reno e dei territori del "Nordgau" (una regione della Baviera a nord del Danubio) con capitale Amberg. Politicamente legata al Palatinato, questa regione ottenne l'appellativo di "Palatinato Superiore" (Oberpfalz) nei primi decenni del XVI secolo, in contrapposizione al "Palatinato Inferiore" posto lungo il Reno.
Con il trattato di Pavia nel 1329, l'Imperatore Ludovico IV, figlio di Ludovico II, restituisce il Palatinato ai nipoti Rodolfo e Roberto.
Elettori Palatini (1356–1777)
Nella Bolla d'oro del 1356 il Palatinato viene riconosciuto come uno degli elettorati secolari, "superando" quindi il trattato di Pavia del 1329 che prevedeva l'alternanza del privilegio elettivo tra i due rami della dinastia Wittelsbach, e gli vengono abbinati i titoli di Principe elettore, Arci-siniscalco del Sacro Romano Impero e Vicario imperiale (Reichsverweser) di Franconia, Svevia, del Reno e del sud della Germania. Da questo momento i regnanti del Palatinato sono conosciuti informalmente come Elettori Palatini (Kurfürst von der Pfalz).
Primo elettorato (1356–1648)
Wittelsbach (linea anziana)
Wittelsbach (linea di Simmern)
All'estinzione della linea principale, nel 1559, l'Elettorato passa a Federico del Palatinato-Simmern, un fervente calvinista il cui trisnonno fu il figlio di Roberto III.
Federico V nel 1619 accetta la corona del Regno di Boemia, ma è sconfitto dall'imperatore Ferdinando II nella battaglia della Montagna Bianca e il Palatinato viene occupato dalle truppe spagnole. Ė soprannominato il "Re d'Inverno", perché il suo regno si limitò al periodo invernale di quell'anno. Nel 1623 Federico viene bandito dall'Impero.
Wittelsbach (linea di Baviera)
I territori di Federico V vengono affidati a Massimiliano I di Baviera, esponente del ramo bavarese dei Wittelsbach.
Secondo elettorato (1648–1777)
Wittelsbach (linea di Simmern)
Con la Pace di Vestfalia del 1648 Carlo Luigi è restaurato come regnante nel Palatinato Inferiore e gli viene riconosciuto un nuovo titolo di Principe elettore (ora però successivo in precedenza nell'ordine delle cariche) insieme all'ufficio di Arci-tesoriere del Sacro Romano Impero, mentre la precedente dignità elettorale rimane in capo a Massimiliano I come Elettore di Baviera.
Wittelsbach (linea di Neuburg)
Nel 1685 si estingue la linea di Simmern e il Palatinato viene ereditato da Filippo Guglielmo del Palatinato-Neuburg, figlio di Volfango Guglielmo che si era convertito dal luteranesimo al cattolicesimo, e trisnipote del trisnipote di Roberto III. Con Filippo Guglielmo il Palatinato torna ad essere uno stato cattolico.
Wittelsbach (linea di Sulzbach)
Il Palatinato viene ereditato da Carlo Teodoro del Palatinato-Sulzbach.
Elettori di Baviera e Conti Palatini del Reno (1777–1803)
Nel 1777 il ramo bavarese dei Wittelsbach si estingue nella discendenza maschile e la Baviera viene ereditata da Carlo Teodoro, che assume il rango spettante all'Elettore di Baviera e l'ufficio di Arci-siniscalco, mentre il separato titolo di Elettore Palatino viene abolito.
Wittelsbach (linea di Sulzbach)
Wittelsbach (linea di Zweibrücken)
Massimiliano Giuseppe unifica tutti i territori dei Wittelsbach in un unico dominio nel 1799. L'Elettorato Palatino si dissolve nel corso delle guerre rivoluzionarie francesi, venendo prima occupato dai francesi e poi spartito tra gli stati vicini. Il Sacro Romano Impero è sciolto nel 1806 e ciò che rimane dei territori palatini confluisce nel nuovo Regno di Baviera retto da Massimiliano Giuseppe.