ESRO-2B

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ESRO-2B
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreEuropa (bandiera) European Space Research Organization
NSSDC ID1968-041A
SCN03233
Satellite diTerra
EsitoSuccesso
VettoreScout B
Lancio17 maggio 1968
Luogo lancioVandenberg Air Force Base
Rientro8 maggio 1971
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreHawker Siddeley e Matra
Parametri orbitali
OrbitaOrbita terrestre bassa
Missioni correlate
Missione precedenteMissione successiva
ESRO-2A HEOS-A

ESRO-2B (anche noto come IRIS, cioè International Radiation Investigation Satellite) è stato il primo satellite artificiale dell'Unione europea (all'epoca "Comunità europea"). Deve il proprio nome all'European Space Research Organisation, sinteticamente "ESRO" (che, come la CEE ha preceduto l'UE, ha preceduto la oggi ben nota ESA). Si trattava, come quasi tutti i primi satelliti messi in orbita dalle Nazioni cronologicamente precedenti, di un satellite scientifico: ha perlopiù condotto ricerche sui raggi x e sulle particelle energetiche solari, parallelamente allo statunitense Orbiting Solar Observatory[1]. Si chiama -2B dal momento che il lancio di ESRO-2A è stato fallimentare[1].

È stato lanciato nel 1968, cioè sei anni dopo il britannico Ariel 1[2], quattro dopo l'italiano San Marco 1 (che, come Ariel, aveva potuto contare dell'ausilio della NASA), tre dopo il francese Astérix (lanciato autonomamente dalla Francia) e uno dopo il San Marco 2 (lanciato autonomamente dall'Italia)[3]. Dunque, dei dieci fondatori dell'ESRO, tre avevano già acquisito le competenze e le strutture necessarie.

Note

  1. ^ a b ESRO 2A, 2B (Iris 1, 2)
  2. ^ Nonostante, com'è noto, il Regno Unito sarebbe entrato nella CEE solo nel 1973, è tra i dieci fondatori dell'ESRO (1964)
  3. ^ L'Italia, così come la Francia, è tra i sei stati fondatori