Donna allo specchio è un dipinto ad olio su tela (111x92 cm) di Giulio Romano, databile al 1520 circa e conservato nel Museo Puškin di Mosca, in Russia. Originariamente dipinto su tavola, venne trasferito su tela da un certo A. Mitrochin nel 1840. Fu attribuito a Raffaello fino alla metà del XIX secolo. Riguardo al tema, rappresenta una scena della vita quotidiana, lontana dalle tinte religiose e allegoriche tipiche delle espressioni artistiche dell'epoca.
Frederick Hartt contempla l'ipotesi che è stato iniziato dall'artista a Roma poco prima del suo trasferimento a Mantova nel 1524 e completato da Raffaellino del Colle.[1]
Per quanto riguarda la possibile identità della modella, vale la pena notare che il dipinto già entrato nell'Hermitage come Ritratto della giovane Beatrice d'Este, duchessa di Ferrara. Malgrado ciò, l'attribuzione è senza dubbio errata, non potendo trattarsi di Beatrice d'Este - la quale fu peraltro duchessa di Milano e non di Ferrara - in quanto costei era già morta nel 1497, mentre il ritratto è databile al secolo successivo. Inoltre nessuna nobildonna a quel tempo, eccetto nel caso di cortigiane, si sarebbe mai fatta ritrarre nuda.
Più tardi il dipinto fu conosciuto come Ritratto di Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI e consorte del duca di Ferrara Alfonso I d'Este.[2]
Note
- ^ Hartt, 1958, pp. 57-58.
- ^ Cat. Hermitage, 1863, p. 20, n.º 58.
Bibliografia
- Ferino-Pagden, Sylvia (1989). Giulio Romano. Giunti Editore. p. 229. ISBN 978-8809761247.
- (EN) Hartt, Frederick (1958). Giulio Romano I. Yale University Press. p. 57-58.
- (EN) Reynolds, Joshua; Duppa, Richard (1816). The Life of Raffaello Sanzio da Urbino. London: Printed for J. Murray by J. Moyes. p. 212.
- (DE) Waagen, Gustave Friedrich (1864). Die Gemaldesammlung in der Kaiserlichen Ermitage zu St. Petersburg: nebst Bemerkungen über andere dortige Kunstsammlungen. München: Friedrich Bruckmann's Verlag. p. 50.
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