Tale decisione fu presa per esaudire il desiderio che Cristo avrebbe espresso alla Santa durante le sue apparizioni e riportato nel Diario di santa Faustina Kowalska dalla donna:
«Desidero che la Festa della misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della mia misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della mia misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. [...] Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto.[2]»
Questa grazia secondo Ignacy Różycki può essere considerata maggiore dell'indulgenza plenaria:
«Questa consiste nella cancellazione delle pene terrene dovute ai peccati commessi, ma non è mai la remissione delle stesse colpe. La grazia straordinaria è sostanzialmente la più grande delle grazie dei sei sacramenti ad eccezione del Sacramento del Battesimo: in quanto la remissione di tutte le colpe e di tutte le pene è la grazia sacramentale del Santo Battesimo. Per quanto riguarda le promesse citate, Cristo legò la remissione totale delle pene e delle colpe con l'accostarsi alla Comunione ricevuta il giorno della Festa della misericordia e l'ha elevata al rango di "secondo battesimo".[4]»
Precedenti nella storia della liturgia
La dominica de misericordia
Nella storia della liturgia è interessante notare come non sia una novità assoluta quella di sottolineare il tema della Misericordia in una domenica dell'anno liturgico. Già nel XIII secolo Guglielmo di Auxerre scrive che la Quarta dominica quadragesime è una domenica della Misericordia. Nel suo Commentario liturgico, infatti, già dal sabato[5] che la precede viene sottolineato questo tema ricorrente tanto nell'eucologia quanto nei brani scritturistici.
Nel tempo pasquale, nella messa tridentina, alla III domenica di Pasqua è assegnato l'introitoMisericordia Domini. Tradizionalmente, come per le altre domeniche di questo tempo liturgico, la celebrazione prende il nome dall'incipit introitale ed è conosciuta, appunto, come la domenica Misericordia, da non confondere con la recente domenica della divina misericordia.