la basilica di Santa Maria Maddalen e San Stanislao a Szczepanów;
la basilica di San Matteo Apostolo ed Evangelista a Mielec;
la basilica della Visitazione della Beata Vergine Maria a Tuchów;
la basilica di San Caterina d'Alessandria a Grybów.
Il territorio si estende su 7.566 km² ed è suddiviso in 43 decanati e 454 parrocchie.
Storia
Nei suoi primi 40 anni di vita, la storia della diocesi di Tarnów fu condizionata fortemente dai successivi e repentini cambiamenti geopolitici che videro coinvolti la Polonia e la regione di Cracovia.
Il 13 giugno 1805, con la bolla Indefessum personarum di papa Pio VII, il capitolo della cattedrale fu trasferito a Kielce, a nord della Vistola, dove fu contestualmente eretta una nuova diocesi. Il 24 settembre successivo, con la bolla Operosa atque indefessa del medesimo papa, il territorio della diocesi di Tarnów fu diviso fra le diocesi di Cracovia e di Przemyśl. Con questi provvedimenti fu soppressa la diocesi di Tarnów.
In seguito al congresso di Vienna e alla nascita della repubblica di Cracovia, la diocesi di Cracovia si trovò nuovamente divisa. Nei territori dipendenti dall'impero (a sud della Vistola), il 20 settembre 1821, per effetto della bolla Studium paterni affectus di Pio VII, fu eretta la nuova diocesi di Tyniec (oggi sobborgo di Cracovia, sede di una storica abbazia), anch'essa suffraganea di Leopoli, la cui sede cinque anni più tardi, il 23 aprile 1826, fu traslata a Tarnów con la bolla Sedium episcopalium translationes di papa Leone XII.
Il 20 gennaio 1880 furono rivisti e precisati i confini con la vicina diocesi di Cracovia.[4]
Il 25 marzo 1992 ha ceduto una porzione del suo territorio, corrispondente a 49 parrocchie, a vantaggio dell'erezione della diocesi di Rzeszów[5] e un'altra porzione di territorio alla diocesi di Sandomierz[6].
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
^La diocesi di Rzeszów ha acquisito l'intero decanato di Kolbuszowa e altre 37 parrocchie: Brzeziny, Chechły, Glinik, Łączki Kucharskie, Mała, Nawsie, Niedźwiada, Ropczyce, Wielopole Skrzyńskie (scorporate dal decanato di Ropczyca); Będziemyśl, Borek Wielki, Bystrzyca, Czarna Sędziszowska, Góra Ropczycka, Kamionka, Klęczany, Nockowa, Sędziszów Małopolski, Witkowice, Zagorzyce (dal decanato di Sędziszów); Biecz, Binarowa, Kryg, Libusza, Lipinki, Rożnowice, Wójtowa (dal decanato di Gorlice Nord); Gładyszów, Gorlice-Santissima Vergine Maria, Gorlice-Glinik Mariampolski, Małastów, Ropica Dolna, Sękowa, Smerekowiec (dal decanato di Gorlice Sud). Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 148
^La diocesi di Sandomierz ha acquisito il decanato di Baranów. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 156