Sede vescovile era la città di Senez nell'attuale dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Santa Maria Assunta.
Incerta è la data della fondazione della diocesi di Senez, forse già verso la metà del V secolo. Secondo la tradizione nel 451, in una lettera collettiva scritta a papa Leone I, appare la firma di Orso (Ursus), vescovo di Senez. Tuttavia emergono dubbi sulla storicità di questo documento. Il primo vescovo certo è Marcello, che fu presente al concilio di Agde del 506.
A partire dal VII secolo non si conoscono più vescovi di Senez fino alla fine del X secolo.
La cattedrale venne costruita, su edifici preesistenti, a partire dal 1176; fu il vescovo Guillaume III a consacrarla, il 22 ottobre 1246.
Il 16 luglio 1432, con una bolla di papa Eugenio IV, la diocesi fu unita a quella di Vence; ma questa decisione non ebbe effetto a lungo termine, soprattutto perché le due diocesi non erano limitrofe.
A partire dal Quattrocento vi furono tentativi, mai giunti a buon fine, di trasferire la sede episcopale da Senez a Castellane. Il primo tentativo risale al 1485 con il vescovo Elzéar de Villeneuve, che fece di Castellane la sua sede ordinaria. Jean de Clausse, nel Cinquecento, vi fece costruire il suo palazzo episcopale. Il vescovo Louis de Villeserin ottenne dal re i permessi necessari per trasferire ufficialmente la sede a Castellane, ma la Santa Sede si oppose. Gli ultimi vescovi di Senez si limitarono a risiedere a Castellane.
Nel 1647 il capitolo, che fino ad allora era monastico, fu secolarizzato da papa Innocenzo X. Il seminario diocesano venne eretto dal vescovo Louis Duchaine nel 1664.
La querellegiansenista che scosse l'opinione pubblica francese per oltre un secolo ebbe ripercussioni nel sinodo provinciale celebrato a Embrun nel mese di settembre del 1727 sotto la presidenza dell'arcivescovo Pierre Guérin de Tencin. Durante le sessioni, i vescovi furono chiamati a pronunciarsi sulla lettera pastorale di Jean Soanen, vescovo di Senez, pubblicata nell'agosto dell'anno precedente, nella quale il vescovo si pronunciava contro la bollaUnigenitus Dei Filius di papa Clemente XI e raccomandava la lettura delle Réflexions morales sur le Nouveau Testament di Pasquier Quesnel. Sui quindici vescovi presenti, tredici apposero la loro firma sulla condanna di Soanen e della lettera pastorale.[1]
^Il vescovo Orso, riportato da Gallia christiana e dalla tradizione locale, è escluso da Duchesne, in quanto frutto dell'opera di un falsario, Polycarpe de la Rivière.
^Deposto nel concilio di Embrun del 1727, dovette abbandonare la diocesi, che fu governata da amministratori apostolici. Ma solo dopo la sua morte, fu nominato un successore sulla sede di Senez.