Sede vescovile era Monteverde, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Santa Maria Maggiore, unica parrocchia della città episcopale e del suo territorio. L'attiguo palazzo episcopale è stato demolito nel 1882.[1] Il capitolo della cattedrale era composto da una sola dignità (l'arciprete), e da cinque canonici. A Carbonara sorgeva la seconda parrocchia della diocesi, con il titolo di collegiata, con un proprio capitolo composto anch'esso da un arciprete e cinque canonici.[2]
Storia
Incerta è l'origine della diocesi di Monteverde, attestata per la prima volta nella metà dell'XI secolo. Il primo vescovo documentato è Masio, che prese parte a Roma nel 1050 alla solenne canonizzazione di san Gerardo di Toul e ne sottoscrisse il decreto sinodale. Questo vescovo potrebbe identificarsi con il vescovo Maio, il cui nome si trova in due diplomi del 1059 e del 1079. Un anonimo vescovo, indicato con la sola iniziale A., è menzionato in una carta di papa Gregorio VII, scritta tra il 1080 ed il 1085.
Lacunosa è la cronotassi dei vescovi di Monteverde per i tre secoli successivi. Per il XII secolo sono noti solo due vescovi. Nicolò prese parte al concilio lateranense del 1179 ed è forse lo stesso vescovo anonimo che due anni prima sottoscrisse ad un atto di donazione. Nel 1197 Pietro partecipò alla consacrazione della chiesa di San Marco a Bovino. Incerta è l'esistenza del vescovo Mario, documentato nel 1175 e nel 1177 ma in documenti ritenuti spuri.[3]
Il 3 luglio 1531 papa Clemente VII decise l'unione aeque principaliter della piccola diocesi di Monteverde con l'arcidiocesi di Nazareth (con sede a Barletta), a cui già dal 1455 era unita anche la diocesi di Canne. Questa decisione fu confermata da papa Paolo III il 3 novembre 1534 con la bollaAequum reputamus[5] e divenne effettiva alla morte dell'arcivescovo nazareno Filippo Adimari, quando nel mese di novembre 1536 l'ultimo vescovo di Monteverde, Gerolamo De Caro, fu nominato arcivescovo di Nazareth e vescovo di Canne. Da questo momento i vescovi di Barletta governarono la diocesi di Monteverde fino all'inizio dell'Ottocento.
^Vescovo documentato in diplomi ritenuti da alcuni storici come spuri.
^abcdefKamp, Kirche und Monarchie…, 2, pp. 756-759.
^Il vescovo Orsino menzionato da Ughelli e da Gams nel periodo 1261-1265 deve essere cancellato; Kamp, Kirche und Monarchie…, 2, p. 757, nota 16.
^Così Ughelli e Gams. Kamp documenta un Giovanni nel 1285 circa e un Goberto dal 1285 al 1295. Eubel (Hierarchia catholica, I, p. 349, nota 1) annota come, dopo la morte dell'ultimo vescovo, il capitolo di Monteverde non aveva ancora eletto il nuovo vescovo a novembre 1282.