Nacque a Bucarest, figlia del giornalista e scrittore antimonarchico N.D. Cocea - figlio de generale Dumitru Cocea - e di Florica Mille, figlia dello scrittore e militante socialista Constantin Mille (che George Călinescu chiamò "il terribile bambino del Contemporanul "[1]). Fu nipote delle attrici Florica e Alice Cocéa[2] che si affermarono in Francia, sorelle del padre. Dina ebbe altre due sorelle: l'attrice Tanți Cocea (1909-1990)[3], nata dalla relazione del padre con Maria Grigorescu[4] e la scultrice Ioana-Maria Cocea, figlia che il padre, dopo il divorzio da Florica Mille, ebbe da Gina Manolescu-Strunga (figlia di Irina e del politico liberale Ion Manolescu-Strunga, secondo marito di Elvira Popescu), divorziata dal critico Petru Comarnescu. Ioana-Maria divenne in seguito l'erede di tutti i beni di entrambe le famiglie, Manolescu-Strunga e Cocea[5].
Studi
Seguì i suoi studi di recitazione a Parigi e anche il debutto teatrale si svolse lì, nel 1934[6]. In Romania debuttò al Teatro di Comedia di Bucarest il 17 gennaio 1935 recitando insieme a George Timică nello spettacolo Adevăratul Iacob, nel ruolo della ballerina Yvette[7].
Sul grande schermo fece la sua apparizione nel 1934 nel film La jeune fille d'une nuit e nel 1939 per la prima volta in un film rumeno O noapte de pomina di Ion Sahighian[8], seguito da Neamul Şoimăreştilor di Mircea Drăgan[9], Ştefan cel Mare, Cantemir e Iancu Jianu.
Tra il 1941 e il 1949 fu direttrice del Teatrul Nostru (compagnia teatrale che fondò insieme a Fory Etterle, P. Nove e Eugenia Zaharia), dove:
(RO)
«Se jucau clasici şi moderni, străini şi români: de la Tartuffe al lui Molière, la Patima de sub ulmi a lui O’Neill sau Discipolul diavolului al lui Shaw; de la Canalia lui N. D. Cocea, la Reţeta fericirii a lui Mircea Ştefănescu sau Idolul şi Ion Anapoda al lui Victor Ion Popa»
Per dieci anni, dal 1952 al 1962 ricoprì il ruolo di rettrice dell'Università di Teatro Ion Luca Caragiale di Bucarest. Si dedicò alla modernizzazione del teatro, promuovendo giovani talenti e sostenendo poi la loro carriera, artisti come Sanda Manu, Lucian Pintilie, Dumitru Dinulescu, Gheorghe Dinică[14].
Rappresentò la Romania a congressi internazionali, alle Nazioni Unite[15] e agli eventi dell'UNESCO a partire dal 1956. Tra il 1979 e il 1989 fu la presidente dell'Associazione degli artisti delle istituzioni teatrali e musicali (Asociației Oamenilor de Artă din Instituțiile Teatrale și Muzicale).
In circa 70 anni di attività, Dina Cocea recitò in oltre dieci film, un centinaio di ruoli nel teatro, alla radio e in televisione. Fu compagna di scena e di cinema di Tony Bulandra, George Vraca, Fory Etterle, Jules Cazaban, Lucia Sturdza-Bulandra, Maria Filotti, Grigore Vasiliu Birlic, Septimiu Sever, Aura Buzescu, Ion Finteşteanu.
Ebbe anche un'intensa attività giornalistica, scrivendo vari articoli di analisi, critica e cronaca drammatica sui media locali e stranieri[16]. Tra il 2001 e il 2008 fu nominata socia onoraria del Teatro Nazionale di Bucarest. Ricevette il titolo di Dottore honoris causa dell'Università di Teatro e Cinematografia di Bucarest (UATC) come riconoscimento per tutta la sua attività[15].
Morte
Morì durante il suo ricovero all'ospedale Floreasca per un'infezione ai polmoni, a 95 anni[17] e la sua salma fu tumulata il 30 ottobre 2008 al Cimitero Bellu con gli onori militari[18].
«per la creazione e la trasmissione con talento e dedizione di significative opere letterarie per la civiltà rumena e universale[21]»
Note
^(RO) Silvia Kerim, O regina in iarna: DINA COCEA, su formula-as.ro. URL consultato il 13 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
^(RO) Mihai Dim. Sturdza, Alice Cocea, su revista22.ro, 4 gennaio 2011.
^(RO) Galeria vedetelor, su formula-as.ro. URL consultato il 13 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
^(RO) Silvia Kerim, Dina Cocea - 93!, su formula-as.ro, 28 ottobre 2008. URL consultato il 13 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2018).
^Decretul nr. 43 din 23 ianuarie 1953 al Prezidiul Marii Adunări Naționale a Republicii Populare Romîne, publicat în Buletinul Oficial nr. 3 din 26 ianuarie 1953
^Decretul nr. 1017 din 6 noiembrie 1967 al Consiliului de Stat al Republicii Socialiste România privind conferirea de ordine și medalii unor actori, regizori, pictori scenografi și tehnicieni de scenă, publicat în Buletinul Oficial nr. 96 din 7 noiembrie 1967
^Decretul nr. 977 din 29 noiembrie 2002 privind conferirea unor decorații naționale, text publicat în Monitorul Oficial nr. 911 din 14 decembrie 2002
Bibliografia
(RO) Dumitru Furdui, Teatrul în comunism.
(RO) Cristian Luis Vasilescu, Până la capăt.
(RO) George Marcu, Dicţionarul personalităţilor feminine din România, Bucureşti, Editura Meronia, 2009.