Il Casato de Leyva (anche menzionati come de Leiva o De Leyva) fu un'importante famiglia nobilespagnola. Diversi autori concordano sul fatto che l'origine dell'appellativo di famiglia sia da ricondurre al villaggio di Leiva facente parte della comunità autonomaLa Rioja, possedimento immemore della casata.[1]
Le origini della famiglia si fanno risalire ad un certo Alvar García, vissuto nel X secolo. Risulta tuttavia impossibile ricostruire con esattezza la genealogia dei Leiva quantomeno sino alla seconda metà del XIII secolo, quando viene menzionato in un documento datato 1272Martín Ruiz de Leyva.[2] Tale personaggio aiutò Alfonso X di Castiglia a sopprimere la ribellione guidata da Filippo di Castiglia e fu inviato come ambasciatore a Granada dove i ribelli avevano trovato rifugio presso Muhammad ibn Nasr.[3]
XVI secolo
Nel 1527, il 25 febbraio, Antonio de Leyva (1480-1536), governatore e comandante supremo degli imperiali di Carlo V, mise spietatamente a sacco la città di Monza per remunerare le sue truppe. Fu in quella occasione che i seguaci del duca Francesco II Sforza distrussero, minandola, la torre del castello di Monza, mai più da allora ricostruita.
Nel 1529 Antonio de Leyva divenne Signore di Monza. Il feudo di Monza fu tolto da Carlo V a Kaspar von Frundsberg (menzionato nelle fonti italiane come Gaspare Frantsperg) e dato a Antonio de Leyva col rango di contea ma non senza qualche difficoltà.[4]
Sotto il precedente breve dominio di Francesco I di Francia il territorio monzese (circa 30 kq) era stato assegnato a Artus Gouffier de Boisy (menzionato nelle fonti italiane come Arturo Goufier).[5].
Il 10 giugno 1537Carlo V, da Valladolid, in Spagna, confermò i diritti di successione sulla contea di Monza all'erede Luigi de Leyva.[6]
Vendita della contea
Il 6 giugno 1648 segnò la data della fine del dominio della famiglia de Leyva sulla contea di Monza ceduta dagli ultimi eredi della casata, Luigi Antonio[7] e suo cugino Gerolamo[8] ai quattro fratelli Durini che acquistarono feudo e qualifica di Conte di Monza per 30.000 ducati d'oro napoletani, pari a 150.000 lire imperiali. Il titolo venne confermato con diploma dal re di SpagnaFilippo IV il 12 luglio 1652.
Il dominio effettivo dei de Leyva sulla contea di Monza durò 121 anni. Gli eredi godevano a turni di due anni ciascuno dei diritti feudatari, e potevano fregiarsi del rango di conte di Monza: anche Marianna condivise il feudo con i fratellastri.[9] Solo i primogeniti maschi ereditavano invece il titolo di principe d'Ascoli.
La città di Monza ha dedicato una via alla famiglia de Leyva e una stretta stradina alla "Signora", ossia suor Virginia Maria de Leyva, al secolo Marianna de Leyva (1575-1650).
Il letterato monzese Bartolomeo Zucchi, che intrattenne una breve corrispondenza con la novizia Virginia Maria de Leyva prima che cadesse in disgrazia, si vantava di essere un lontano parente dei de Leyva.[10]
Antonio de Leyva (1480-1536) - titolo non ereditario
Donna Virginia Marino (nata a Genova nel 1541, morta di peste a Milano nel 1576), 2.ª duchessa di Terranova (con i casali di Galatona, Molochio, Radicena, Jatrinoli, Rizziconi, San Martino e Casalnovo) e baronessa di San Giorgio, Gioia e Gerace (con i casali di Antonimina, Canolo e Portigliola e la relativa mastrodattia), sposò in prime nozze, nel 1562, Ercole Pio, signore di Sassuolo (morto nel 1571), da cui ebbe Marco Pio di Savoia, e in seconde nozze a Milano, nel 1574, Martino de Leyva, conte di Monza (Milano, 1550 - Valencia, 1600), genitori della famosa monaca di Monza.
1.º principe e 1.º marchese - Antonio de Leyva (1480-1536)
2.º principe e 2.º marchese - Luigi de Leyva (15..-....)
3.º principe e 3.º marchese - Antonio de Leyva (15..-1570)
4.º principe e 4.º marchese - Luigi Antonio de Leyva (....-....)
5.º principe e 5.º marchese - Antonio Luis Benítez de Lugo (....-1648)
Il principato di Ascoli tornò alla corona di Napoli nel 1648. Poco dopo fu creato il ducato di Ascoli nella famiglia Marulli, logo principi di Sant'Angelo dei Lombardi.
Personaggi della casata
Juan Martínez de Leyva, VIII signore di Leyva in Spagna, un villaggio poco distante da Santo Domingo de la Calzada nella provincia di La Rioja, era stato un valoroso capitano al servizio dei re Cattolici nell'esercito della contea del Rossiglione, messosi in luce durante la guerra di Granada. Si era unito in matrimonio con Constanza Hurtado de Mendoza y Guzmán, da cui ebbe tre figli: Sancho Martínez de Leyva, il primogenito, che godette del maggiorascato e sposò Francisca de Guevara, dama dell'infanta Maria, futura regina del Portogallo, Antonio de Leyva, uomo d'armi che dette origine al ramo italiano dei de Leyva, e Costanza de Leyva, che si coniugò con il marchese Francisco de la Cueva, primogenito del III duca di Alburquerque, grande di Spagna. Juan Martinez de Leyva ebbe anche un figlio naturale: Juan de Leyva, uomo d'armi che militò con gli imperiali nella campagna d'Italia contro i francesi con il fratellastro Antonio de Leyva, comandante generale.
^Il Mazzucchelli nel suo libro La monaca di Monza definisce Gerolamo de Leyva "fratellastro" di Marianna de Leyva, alias suor Virginia Maria, perché figlio di secondo letto del padre Martino, e lo intitola: "già governatore del Perù e viceré di Sicilia" nel cui elenco però non risulta.
^L. Lopriore, Ascoli di Capitanata Tra Medioevo ed Età Moderna, Foggia 2008, pag. 191 e segg.
^1. Mario Mazzucchelli La monaca di Monza... cit., pag. 17 - 383 - 384 2. L. Lopriore, Ascoli... cit., pag. 191 e segg.
^1. Mario Mazzucchelli La monaca di Monza... cit., pag.23-383-384 2. L. Lopriore, Ascoli... cit., pag. 191 e segg. 3. Pinel y Monroy F. Retrato del buen vassallo, Madrid, Imprenta Imperial, 1677, pp. 340-342
^Ladrón de Leyva, VII signore della località chiamata Leiva, un villaggio poco distante da Santo Domingo de la Calzada nella provincia di la Rioja, della casa de Rioja dei signori di Leyva e conti di Baños
^Constanza Hurtado de Mendoza y Guzmán apparteneva a una delle più illustri casate spagnole.
^Sancho Martínez, signore di Leyva, godette del maggiorascato dando continuità in Spagna al casato de Leyva
^Luis de Leyva, 2.º principe d'Ascoli, 2.º marchese di Atella, fu il primo governatore spagnolo di Milano
^Antonio de Leyva, 3.º principe di Ascoli, 3.º marchese di Atella.
^Martino de Leyva era conte di Monza per diritto ereditario. Rimasto vedovo si risposò a Valencia in Spagna nel 1588 con Anna Viquez de Moncada, figlia di Gerolamo Viquez Mauriques, barone di Laurin, da cui ebbe Luigi, Antonio (1590-1611), morto in guerra, Gerolamo e Adriana (15..-16..), francescana scalza in un convento di Madrid.
^Virginia Maria Marino, era figlia di Tommaso Marino, ricco banchiere e mercante: Rimasta vedova nel 1573 del conte Ercole Pio di Savoia, signore di Sassuolo, da cui ebbe un unico figlio, Marco, il 22 dicembre 1574 sposò Martino de Leyva, portandogli una cospicua dote stimata in 50.000 scudi, fra cui i fondi delle cascine "Mirabello" e dei "Pomi" di Monza. Neanche un anno dopo aver dato alla luce la figlia Marianna, Virginia Maria Marino morì di peste a Milano il 1 ottobre 1576 lasciando eredi universali in parti uguali i due figli avuti dai due matrimoni e l'usufrutto al marito vedovo Martino de Leyva.
^Marianna de Leyva affermava di avere un fratello di nome Luigi, "conte di Monza, castellano dell'Ovo a Napoli, già defunto (nel 1646)". Il Mazzucchelli asserisce che Gerolamo de Leyva era fratellastro di Marianna de Leyva.
^Alma Francesca Osio de Leyva figlia naturale di Marianna de Leyva, alias suor Virginia de Leyva, e di Gian Paolo Osio, riconosciuta dal padre crebbe in casa sua.
(EN) Shelby Thacker, José Escobar (a cura di), Chronicle of Alfonso X, The University Press of Kentucky, 2002
(ES) José Manuel Trelles Villademoros, Asturias ilustrada: origen de la nobleza de España, su antigüedad, y diferencias: dividida en tres tomos (1736-1739), riproduzione facsimile, 1980