David Beghè nacque a Nasso[1], frazione di Calice al Cornoviglio, figlio di Giuseppe e di Maria Zanelli. Il giovane mosse i suoi primi passi nella pittura crescendo in una delle famiglie notabili di Calice, ispirata alla fede cristiana (lo zio Don Gioacchino era prete).
Iniziò i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Carrara, trasferendosi poi a Milano dove li proseguì presso l'Accademia di Brera. Nell'accademia milanese ebbe modo di confrontarsi e rapportarsi sotto la direzione di due tra i più famosi pittori dell'epoca, Francesco Hayez e Giuseppe Bertini. Inoltre ricevette preziosi insegnamenti sull'arte della'affresco dal pittore Giovanni Valtorta. Si diplomò nel 1875 in Storia dell'Arte.
Paesaggista, ritrattista e grande affrescatore, amava anche riposare suonando l'organo nelle pause di lavoro all'interno delle tante chiese ove era chiamato a lavorare.
Nonostante trascorresse molto del suo tempo lontano dalla sua Calice, non perse mai il legame con la sua terra natale e fu proprio a Nasso (la frazione in cui nacque) che tenne un vero e proprio dibattito culturale con Agostino Fossati, altro grande pittore spezzino che aveva scelto il calicese come sua zona di residenza estiva.
Beghé morì il 15 gennaio 1933; le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia del cimitero della frazione Santa Maria del Comune di Calice al Cornoviglio.
«Fervente Cristiano Anima d'artista seppe trasfondere nella vita e nelle opere quella luce divina che illumina il suo spirito»
(Questa iscrizione è sulla lapide apposta nella cappella di famiglia)
Attività pittorica e decorativa di David Beghé, tesi di laurea di I. Cuccovillo, Università degli studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, A.A. 1993-94
L'opera pittorica di David Beghè 1854-1933, a cura di M.Borzone, P.De Nevi, Luna Editore, La Spezia, 1996
David Beghé e la pittura di paesaggio dell'Ottocento, atti della giornata di studi, Calice al Cornoviglio 08.09.2001, La Spezia, 2003
Pinacoteca David Beghé - Calice al Cornoviglio, a cura di A.Marmori, G.Altissimo, N.Barattini, La Spezia, 2012