Dal 7 maggio 2013 al 20 luglio 2015 è vicepresidente della I Commissione, Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni, della Camera dei Deputati e successivamente membro del "Comitato permanente dei pareri" e della giunta per il regolamento della Camera.
Attività parlamentare
Il 14 maggio 2013 viene depositata una proposta di legge costituzionale in merito all'abolizione delle province, di cui è primo firmatario.[6]
In occasione del "Decreto Scuola", il 22 ottobre 2013 presenta un emendamento,[7] poi approvato, che introduce il plurilinguismo nelle scuole dell'infanzia a partire dall'anno scolastico 2014-2015.
Il 4 ottobre 2013 deposita, come primo firmatario, una proposta di legge elettorale.[8]
Il 12 marzo 2014, durante la dichiarazione di voto per la legge elettorale proposta dal PD l'Italicum, accusa il sistema partitico e la legge elettorale che andavano ad approvare, parlando di "dittatura di un capo"[9]. Il 25 giugno dello stesso anno fa parte della delegazione del M5S nell'incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a cui illustra il funzionamento del cosiddetto "Democratellum".
Il 12 ottobre 2017, durante il voto sulla nuova legge elettorale Rosatellum alla Camera, accusa e sostiene, assieme ai 5 stelle, Articolo 1-MDP, Sinistra Italia e Possibile, che l'emendamento che prevede che le persone residenti in Italia possano candidarsi nelle circoscrizioni estere inserito nel testo della legge, favorirebbe la rielezione di Denis Verdini (influente senatore indicato come un simbolo del malcostume e trasformismo).[10]
Il 31 maggio 2018 viene designato da Giuseppe Conte come Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel suo governo, ruolo inizialmente destinato a Mauro Coltorti, carica per cui presta giuramento il giorno dopo.[14] Tra i suoi obiettivi dichiarati vi sono il rilancio dell'edilizia esistente, la riqualifica economica degli edifici, l'analisi della problematica TAV e l'inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone alla guida.[1][15][16][17][18]
Il 25 luglio 2018 firma la decadenza dell'intero consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane e in particolare del suo AD Renato Mazzoncini,[21] rinviato a giudizio per truffa il mese precedente e sostituito da Giancarlo Battisti.[22] La decisione arriva a pochi giorni dall'annuncio del probabile annullamento della fusione tra FS ed ANAS, attuatasi a gennaio e ritenuta "certamente sbagliata perché è stata fatta senza capire perché".[23]
Il 25 settembre 2018 viene approvato il cosiddetto "DDL Seggiolini", con cui diviene obbligatorio avere nelle auto degli specifici dispositivi anti-abbandono involontario di bambini.[24]
Il 13 dicembre 2018 ha approvato la prosecuzione della realizzazione del cosiddetto Terzo valico, al termine della valutazione costi benefici avviata dal suo ministero.[25]
Da ministro si trova anche ad affrontare il disastro del crollo del Ponte Morandi di Genova, il 14 agosto 2018, che causa 43 morti, oltre 600 sfollati e gravi problemi infrastrutturali nel capoluogo ligure.[27] A seguito di ciò, Toninelli annuncia l'intenzione di avviare le pratiche per revocare la concessione autostradale ad Autostrade per l'Italia, richiedendone anche le dimissioni dei vertici della società,[28] accusandoli di gravi inadempienze collegate al crollo del ponte Morandi e manifesta l'intenzione di nazionalizzare la compagnia.[29][30]
Il 4 settembre 2018, nella relazione alla Camera, denuncia "pressioni" subite da parte di AISCAT per non pubblicare "i contratti di concessione delle autostrade e tutti i relativi allegati", con l'opposizione che lo invita a maggior chiarezza;[31] due giorni dopo presenta a supporto delle lettere, che risultano essere dei mesi di gennaio e marzo.[32] Il 21 settembre annuncia che il decreto sulla ricostruzione del Ponte Morandi e sulla nomina del Commissario è pronto e che sarà pubblicato nei giorni successivi,[33] proponendo anche l'idea di un "luogo vivibile, un luogo di incontro in cui le persone si ritrovino, possano vivere, giocare, mangiare»,[34] sul modello del Ponte di Galata di Istanbul.[35] Il 4 ottobre viene ufficializzata la nomina del sindaco di GenovaMarco Bucci a Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi.[36]
Dopo il mandato da ministro
Nel marzo 2022 a seguito di un'elezione interna agli iscritti, viene eletto con 44 427 preferenze all'interno del Collegio dei Probiviri del Movimento 5 Stelle.[37][38] Avendo raggiunto il limite dei due mandati imposto dal Movimento 5 Stelle, non si ricandida alle elezioni politiche del 2022.
Opere
Danilo Toninelli, Non mollare mai. La storia del ministro più attaccato di sempre, 2021, ISBN979-8500858450.