1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Figlia di Massimo Gini, già giocatore del Rugby Roma e internazionale per l'Italia tra gli anni sessanta e settanta[1], Daniela Gini iniziò a giocare a rugby a 13 anni nelle giovanili della S.S. Lazio; l'assenza di un torneo under-14, tuttavia, non le permetteva di scendere in campo in maniera ufficiale[1].
A 14 anni fu tesserata dalla femminile del Rugby Roma[1].
Già nel 1993, a 16 anni, esordì in nazionale italiana, a Rovigo contro la Francia.
Dopo 7 stagioni nel Rugby Roma, passò al CUS Roma, per poi fare ritorno dopo sei anni alla società d'origine; a causa della crisi economica del club che nel 2007 chiuse la sezione femminile[1], emigrò con molte compagne di squadra nella neoistituita Red & Blu, squadra provinciale con sede a Colleferro, della quale divenne capitano capitano; nel 2010, a 33 anni, chiuse l'attività agonistica[1].
In nazionale ha disputato due Coppe del Mondo (1998 e 2002), tutte le edizioni dei tornei europei femminili laureandosi campione d'Europa nel 2005 e saltando solo quello del 2004 per maternità[2], nonché tutti i Sei Nazioni, nella cui edizione 2010, il 12 marzo a Montpellier contro la Francia, divenne la quinta italiana a raggiungere quota 50 test match[2]; a parte la maternità, l'unica altra interruzione della sua attività fu dovuta a un infortunio occorsole nel novembre 2005, in cui si procurò una frattura a malleoli e perone nel segnare una meta[3].
«Oltre 20 presenze in nazionale (brevetto 22558)[6]» — 2002
Note
^abcde Alessio Argentieri, Daniela Gini: di padre in figlia e oltre, in Attualità, 30 gennaio 2022. URL consultato il 29 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2022).
^ Daniela Gini, Gioco, lavoro e faccio la mamma, in l'Unità, 10 ottobre 2008. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).