I dadi di Tuscania o dadi di Toscanella sono una coppia di dadi, rinvenuti nel 1848 nella cittadina di Tuscania, su cui sono incise le cifre da "uno" a "sei" in etrusco. Si tratta di una delle principali testimonianze dei numeri della lingua etrusca.
Descrizione
Sui lati sono incise le parole
θu, zal, ci, huθ, maχ, śa,
che si pensa siano state pronunciate come
[tʰu], [tsal], [ki], [hutʰ], [makʰ] (o forse [makʷʰ]) e [ʃa].
Le facce opposte di entrambi i dadi mostrano θu e huθ, zal e maχ, e ci e śa.
È universalmente riconosciuto, sulla base di altre iscrizioni, che θu, zal, ci e maχ sono rispettivamente "uno", "due", "tre" e "cinque". Huθ e śa devono quindi essere "quattro" e "sei", ma si discute su quale sia l'uno e quale l'altro.
Il problema del quattro e del sei
I dadi etruschi contrassegnati da puntini mostrano due disposizioni, una più antica (1:2, 3:4, 5:6), con ogni coppia opposta che differisce di uno, e una più recente (1:6, 2:5, 3:4), con ogni coppia opposta che si somma a sette (lo schema divenuto poi universale). In entrambe le disposizioni, i numeri 3 e 4 sono opposti l'uno all'altro, quindi śa, che è opposto a ci "tre", deve essere la parola etrusca "quattro".[1]
Tuttavia, questa conclusione contraddice una lunga serie di prove secondo cui śa è "sei" e huθ è "quattro".[2][3]