Il fiume riceve nel suo corso le acque di un unico affluente, la Minette.
La variabilità del suo basso corso, che costituiva il confine tra Bretagna e Normandia,[2] ha ispirato un detto popolare locale «Le Couesnon dans sa folie a mis le Mont en Normandie» ("Il Couesnon, nella sua follia, ha messo il Monte in Normandia"), in quanto in uno dei suoi cambiamenti di percorso avrebbe spostato il confine lasciando il Mont Saint-Michel sulla sua destra orografica, e quindi in Normandia. Oggi il confine tra il dipartimento bretone di Ille-et-Vilaine e quello normanno della Manica, si trova a circa 4 km ad ovest del fiume.
Idrologia
Insieme ai fiumi Sée e Sélune, il Couesnon partecipa al funzionamento idraulico particolarmente complesso della baia del Mont Saint-Michel, dove le forti maree apportano grandi quantità di sedimenti che vengono però nuovamente portati al largo dalle correnti combinate dei tre fiumi.
Nel XIX secolo il Couesnon venne canalizzato per evitare ulteriori variazioni del suo corso e l'erosione della costa e una diga vi è stata edificata nel 1969. Queste sistemazioni, unite alla diga realizzata per garantire l'accesso al Mont Saint-Michel, hanno tuttavia accelerato l'insabbiamento della baia: sono dunque previste modifiche sia alla diga di accesso che alla diga sul fiume, in modo che quest'ultimo possa riprendere la sua funzione di spostare nuovamente al largo i sedimenti.
In occasione delle grandi maree nel corso del fiume può essere notato il fenomeno del mascaret, un'onda di risalita del mare in seguito all'alta marea.
^Questa caratteristica sta all'origine della locuzione avverbialeOutre-Couesnon (Oltre Cuesnon), che per i bretoni significava "in Francia"
^(FR) Jacques Hourlier, "Les sources écrites de l'histoire montoise avant 966", in Raymonde Foreville (a cura di), Millénaire monastique du Mont-Saint-Michel. 2 Vie montoise et rayonnement intellectuel, Paris, Lethielleux, 1966, pp. 13-28.
^Il fiume è riportato con la grafia Coesnon sul Grand vocabulaire françois del 1768.