Costanza d'Antiochia

Disambiguazione – Se stai cercando la nobile italiana, vedi Costanza di Antiochia (nobile).
Costanza d'Antiochia
Principessa d'Antiochia
Stemma
Stemma
In carica1130 –
1163
Predecessore
SuccessoreBoemondo III d'Antiochia
Nascita1128
MorteLibano, 1163
Casa realeAltavilla
PadreBoemondo II d'Antiochia
MadreAlice di Antiochia
ConsortiRaimondo di Poitiers
Rinaldo di Châtillon
Figlida Raimondo:
Boemondo
Maria
Filippa
Baldovino
da Rinaldo:
Agnese
ReligioneCattolicesimo

Costanza d'Antiochia o Costanza d'Altavilla, in quanto discendente dell'omonima casata degli Altavilla (1128Libano, 1163), fu principessa d'Antiochia dal 1130 fino al 1163, poco prima della sua morte.

Unica figlia del principe Boemondo II e della principessa Alice, Costanza succedette al padre alla guida dello Stato crociato di Antiochia di Siria all'età di due anni, dopo che Boemondo II cadde in battaglia. La custodia della giovane principessa fu molto contesa: inizialmente sua madre assunse la reggenza, ma i nobili della città chiesero e ottennero l'intervento del nonno Baldovino II, re di Gerusalemme. Dopo la morte del sovrano nel 1131, Alice tentò nuovamente di assumere il controllo della regione, ma l'aristocrazia di Antiochia riconobbe il diritto del cognato Folco d'Angiò a governare in veste di reggente.

Nel 1136, Costanza fu data in sposa al nobile Raimondo di Poitiers e la coppia ebbe quattro figli. Quando Raimondo perse la vita durante la battaglia d'Inab, Baldovino III assunse la reggenza. Egli tentò di convincere Costanza a risposarsi, ma lei non accettò nessuno dei potenziali partiti, rifiutando anche un parente di mezza età affine all'imperatore bizantino Manuele I Comneno. Dopo diverso tempo cambiò idea e sposò Rinaldo di Châtillon, un cavaliere francese poco avvezzo alla politica e mosso esclusivamente dalla volontà di accumulare ricchezze.

Dopo che il suo secondo marito venne fatto prigioniero nel 1160 o 1161, Costanza intendeva governare Antiochia da sola, ma Baldovino III dichiarò principe legittimo il figlio quindicenne di lei, Boemondo. Costanza ignorò il volere del re e assunse il controllo dell'amministrazione del principato, con l'assistenza dell'imperatore Manuele. Nel 1163 fu detronizzata e rimpiazzata dal figlio, morendo nel medesimo anno.

Biografia

Primi anni

Nata nel 1128, Costanza discendeva dalla nobile casata degli Altavilla ed era l'unica figlia del principe Boemondo II di Antiochia e di Alice, seconda figlia di Baldovino II, re di Gerusalemme; prese il nome già della nonna paterna, Costanza di Francia.[1][2][3] Quando Boemondo perse la vita nel corso di una battaglia minore combattuta sul fiume Ceyhan nel febbraio del 1130,[4][5] sua moglie Alice assunse la reggenza per conto di Costanza, che all'età di due anni era divenuta formalmente la nuova principessa.[3][6] Secondo le voci che si stavano diffondendo nel principato di Antiochia, Alice ambiva a governare «non come reggente, ma come sovrana regnante» e stava ipotizzando di esautorare la figlia Costanza relegandola dopo qualche anno in un monastero o concedendola in sposa a un cittadino comune.[7] Al contempo iniziò ad avanzare le proprie pretese sul principato il normanno Ruggero II di Sicilia, cugino di Boemondo, che si considerava legittimo successore in quanto discendente più anziano della famiglia degli Altavilla.[8] Tuttavia, in quel frangente storico Ruggero non poteva compiere alcuna azione, diplomatica o militare che fosse, per concretizzare la sua pretesa, impegnato com'era nelle operazioni di amministrazione dell'Italia meridionale.[9]

I nobili antiocheni inviarono dei messaggeri da Baldovino II esortandolo a recarsi nel principato, poiché preferivano essere governati da un guerriero in quel periodo difficile; Alice allora si convinse di dover resistere al padre.[5][10] Lo storico di poco successivo Guglielmo di Tiro afferma che chiese assistenza a Zengī, atabeg (governatore) musulmano di Aleppo, e che strinse dunque rapporti con gli "infedeli" pur di preservare il dominio sul principato.[6][7] Secondo lo storico Dan Jones, è probabile che Alice intendesse inoltre dimostrare al padre di «essere in grado di rendere sicuri i confini di Antiochia» con la sola diplomazia, il che necessariamente richiedeva la distensione dei rapporti con il più forte tra i signori musulmani della regione, ovvero lo stesso Zengī.[6] Secondo il resoconto fornito da Guglielmo di Tiro, l'inviato del governatore musulmano fu catturato e poi ucciso dai soldati di Baldovino II, il quale nel frattempo aveva raggiunto Antiochia.[7] Nel giro di poco tempo Alice si trovò costretta a invocare la pietà del genitore[7] e, una volta rimossa dalla reggenza, Baldovino le ordinò di lasciare la città.[7][11]

Regno

Insediamento

Gli Stati crociati intorno al 1135

I nobili antiocheni riconobbero Baldovino II come reggente, giurando fedeltà a lui e a Costanza.[7] Egli nominò il conte di Edessa Joscelin I tutore della bambina, al fine di governare il principato fino al matrimonio di lei.[5][7] Baldovino II morì il successivo 21 agosto 1131, seguito da Joscelin appena una settimana più tardi, creando così un vuoto di potere nella Terrasanta cristiana.[12][13]

Alice rivendicò nuovamente la reggenza, contando di «rimanere sovrana assoluta del paese, anche se si fosse risposata».[11] Tuttavia, la maggioranza dei signori antiocheni «temeva il governo di una donna» e inviò degli ambasciatori dal successore di Baldovino, il re consorte di Gerusalemme Folco V d'Angiò, cognato di Alice e marito della nuova regina Melisenda, sorella maggiore di Alice.[14][15] Alice strinse quindi un'alleanza difensiva con Joscelin II di Edessa e Ponzio, conte di Tripoli, all'inizio del 1132.[14][16] Folco dovette recarsi ad Antiochia via mare, poiché Ponzio non gli consentì di marciare attraverso la contea di Tripoli che collegava i due territori,[14][15] e sbarcato al porto di San Simeone, situato alla foce del fiume Oronte, fu riconosciuto come reggente dai baroni antiocheni.[14][15] Dopo aver nominato Rinaldo I Masoir, conestabile di Antiochia, nuovo amministratore del principato, Folco ottenne anche la sottomissione di Alice e Costanza.[6][17]

Tornato a sud, Folco dovette rientrare ad Antiochia quando Zengī inviò Sawar, governatore di Aleppo, a invadere il principato nel 1132 o 1133.[18] Dopo aver sconfitto gli invasori, il re fece il suo ingresso ad Antiochia.[19] Poiché il principato aveva bisogno di un governo stabile e di maggiore sicurezza dalle aggressioni esterne, i nobili antiocheni intrattennero dei colloqui col re per individuare un marito per Costanza.[20] Venne infine scelto Raimondo di Poitiers, figlio minore del potente duca d'Aquitania Guglielmo IX.[20][21] Folco tuttavia non annunciò pubblicamente la decisione, per evitare che Alice o Ruggero II, principali pretendenti al principato, potessero intervenire.[22]

La regina Melisenda convinse infine il marito a consentire ad Alice di fare ritorno ad Antiochia nel 1135.[19] Alice intendeva migliorare i rapporti tra il principato e l'impero bizantino per emanciparsi dal dominio di Gerusalemme, ragion per cui offrì la mano di Costanza a Manuele, figlio dell'imperatore bizantino Giovanni II Comneno.[19] Allo scopo di impedire il matrimonio con un personaggio di spicco di Costantinopoli, Folco inviò un suo emissario in Francia da Raimondo di Poitiers per esortarlo a recarsi ad Antiochia, cosa che il nobile aquitano fece viaggiando sotto mentite spoglie, poiché Ruggero II, la cui flotta controllava il mar Mediterraneo, aveva tentato di farlo prigioniero.[21][23]

Primo matrimonio

Raimondo di Poitiers arrivò ad Antiochia nell'aprile del 1136.[24] Rodolfo di Domfront, patriarca latino di Gerusalemme, convinse Alice che Raimondo fosse giunto per sposare lei e non sua figlia, che allora aveva otto anni.[21][25] Tuttavia Costanza venne presto rapita dal nobile e costretta a sposarlo in una cerimonia officiata dallo stesso patriarca.[21][26] In virtù del matrimonio, Raimondo divenne il sovrano del principato e «la sconsolata» Alice, completamente tratta in inganno, si ritirò a Laodicea.[21][26]

All'inizio del 1147, Ruggero II chiese al re di Francia Luigi VII se avesse bisogno di navi da trasporto per condurre guerrieri francesi in Terra Santa in occasione della seconda crociata.[27] Temendo tuttavia che Ruggero intendesse prestare assistenza soltanto allo scopo di far valere le sue pretese su Antiochia (e gli storici ne sono assolutamente convinti), Luigi VII e sua moglie Eleonora, nipote di Raimondo, declinarono l'offerta.[27] Nel marzo del 1148, Luigi e i crociati francesi giunsero dopo un turbolento viaggio nel territorio del principato.[28] Raimondo e i suoi uomini cercarono di convincere l'indeciso re francese a lanciare una campagna contro Aleppo, la principale città musulmana controllata dall'atabeg Norandino, secondogenito e successore di Zengī, poiché essa costituiva la porta per la città cristiana di Edessa.[29] Tuttavia, quando Raimondo e Luigi giunsero sotto le mura nemiche il re francese esitò e, per mascherare la sua indecisione, addusse come pretesto la volontà di compiere prima un pellegrinaggio a Gerusalemme.[30] Nel frattempo la regina Eleonora, rimasta ad Antiochia, aveva apprezzato il soggiorno nella città, ma in breve tempo si diffusero voci tra i crociati su una presunta relazione amorosa tra la nobildonna e Raimondo.[31] Ciò destabilizzò lo schieramento cristiano e costrinse il re francese ad abbandonare velocemente Antiochia per recarsi a Tripoli, in Libano.[32]

Vedovanza

Morte del primo marito di Costanza, Raimondo di Poitiers, nella battaglia d'Inab (illustrazione tratta dal Passaggio d'oltremare)

Raimondo perse la vita durante la battaglia d'Inab, nel corso di una spedizione contro Norandino il 29 giugno 1149.[33] Poiché i quattro figli di Raimondo e Costanza erano ancora minorenni, secondo Guglielmo di Tiro non c'era nessuno che «svolgesse i compiti di un principe e sollevasse il popolo dalla disperazione».[34] Norandino ne approfittò e invase il principato, conquistando tutti i territori antiocheni a est del fiume Oronte.[35] Aimerio di Limoges, patriarca latino di Antiochia, diresse la difesa del principato, ma i suoi sforzi furono vani poiché il grosso dei nobili dimostrava di preferire come guida un laico.[35][36] Dopo aver appreso del destino di Raimondo, il cugino di Costanza Baldovino III di Gerusalemme raggiunse Antiochia in tutta fretta e assunse la reggenza.[35][37] A quel punto, constatata la difficile situazione, giunse a una tregua con Norandino, ma il principato risultava ormai fortemente ridotto, circoscritto «alla sola pianura circostante la città e alla costa da Alessandretta a Laodicea».[37]

In quel frangente, come riferiscono le fonti coeve, Costanza «aveva già fin troppo provato la noia di dover sottostare al potere di un marito e la scarsa libertà che viene lasciata alle donne quando sono accompagnate dal loro signore».[38] Per questa ragione, fece sapere al re di Gerusalemme che non aveva alcuna intenzione di risposarsi.[38] Baldovino III tornò ad Antiochia nell'estate del 1150, desideroso di dissuadere Costanza proponendo tre candidati (Yves II conte di Soissons, il principe di Galilea Gualtiero di Saint-Omer e Rodolfo di Merle), tutti però rifiutati.[39] Sollecitata da Baldovino III, Costanza andò a Tripoli all'inizio del 1152 per incontrare lui e le sue due zie, Melisenda e Hodierna.[40] Le due nobildonne cercarono di convincere Costanza a scegliere uno tra i tre candidati e la rimproverarono, ma lei tornò ad Antiochia avendo a tutti gli effetti rifiutato di prendere una decisione.[38][40][41] Secondo Guglielmo di Tiro, il patriarca Aimerio persuase Costanza a non cambiare idea, in quanto voleva conservare una posizione di privilegio nel governo del principato.[41][42] L'imperatore bizantino Manuele I Comneno mandò allora suo cognato vedovo, un uomo di mezza età di nome Giovanni Ruggero Dalasseno, ad Antiochia per sposare Costanza.[40][41] Tuttavia, a causa della sua età, ella «lo guardava con disprezzo» secondo il contemporaneo Giovanni Cinnamo, motivo per cui, nonostante la potenziale alleanza tra le corti di Antiochia e Costantinopoli, si rifiutò infine di sposarlo.[40][43]

Lo storico Steven Runciman afferma che Costanza potrebbe aver rifiutato i candidati proposti da Baldovino III e Manuele I perché si era invaghita di Rinaldo di Châtillon, un giovane cavaliere francese appena sbarcato nel Vicino Oriente.[38][44] Anche se Guglielmo di Tiro descrive Rinaldo come un «cavaliere qualunque», Costanza si persuase a sposarlo lo stesso;[45] il loro fidanzamento fu tenuto segreto poiché Costanza voleva ottenere il permesso per il matrimonio direttamente da re Baldovino III senza che altri fossero coinvolti.[46]

Secondo matrimonio e morte

La tortura di Aimerio di Limoges, patriarca latino di Antiochia, compiuta dal secondo marito di Costanza, Rinaldo di Châtillon

Baldovino era ormai esasperato dall'atteggiamento di Costanza e fu stupito quando seppe che sua cugina aveva cambiato idea in merito alla possibilità di risposarsi.[38] Benché non fosse uno dei pretendenti da lui suggeriti, Baldovino si convinse che il forte temperamento di Rinaldo avrebbe garantito al principato di Antiochia un uomo di spessore al potere.[38] Approvate in tal modo le nozze, Costanza e Rinaldo celebrarono il matrimonio all'inizio del 1153.[43][46] Rinaldo assunse così l'amministrazione del principato, ma si dimostrò presto impopolare tra i sudditi perché considerato un ribelle dalle origini misteriose, di lignaggio inferiore rispetto a quello della sua sposa.[44][47] Era inoltre un amministratore rapace e disonesto, «privo di qualsiasi finezza politica in quanto a scrupoli».[38] Durante gli anni successivi, i suoi frequenti tentativi di acquisire nuove ricchezze lo portarono in conflitto con il patriarca Aimerio e l'imperatore Manuele I Comneno.[46] Il primo fu esautorato, torturato con crudeltà e costretto a concedere del denaro, oltre a dover riconoscere il ruolo di governo assunto da Rinaldo e Costanza.[48] Il basileus invece costrinse la controparte a rendergli omaggio nella primavera del 1159.[49] Rinaldo fu catturato e imprigionato da Majd ed-Din, governatore nominale di Aleppo e fratello di latte di Norandino, durante una razzia in territorio arabo, avvenuta nel novembre 1160 o 1161.[45][50]

Durante la prigionia del marito, Costanza tentò di amministrare in autonomia il principato,[51] ma nuovamente la maggioranza dei nobili antiocheni le avrebbe preferito un uomo, individuato nel quindicenne figlio di lei, Boemondo.[52] Inoltre, essi temevano che Antiochia potesse continuare a rimanere nell'area d'influenza bizantina, poiché il principato aveva in passato riconosciuto la signoria nominale di Costantinopoli.[51][53][nota 1] Benché Norandino non rappresentasse una minaccia in quel preciso momento storico, il re Baldovino III si affrettò a raggiungere Antiochia, convinto nella necessità di assicurare maggiore stabilità nel principato.[52] Qui dichiarò il giovanissimo Boemondo come legittimo principe, nominando il patriarca Aimerio suo tutore e reggente.[52][54] Costanza non accettò la decisione di Baldovino e protestò contro di essa rivolgendosi all'imperatore Manuele.[52]

Manuele inviò suo nipote, Alessio Briennio Comneno, affiancato dal sebastos Giovanni Camatero, ad Antiochia per avviare i negoziati relativi al suo matrimonio con la figlia di Costanza, Maria.[55] Una volta firmato il contratto di matrimonio, i delegati dell'imperatore confermarono la posizione di Costanza come sovrana del principato.[56] Baldovino III, anch'egli giunto ad Antiochia per incontrare gli emissari imperiali, in un primo momento si adirò fortemente, ma in seguito non protestò verso tale decisione.[57]

Il figlio di Costanza, Boemondo, raggiunse la maggiore età nel 1163.[58][59] Per rafforzare la sua posizione contro il figlio, impaziente di ottenere il potere, Costanza si rivolse in cerca di assistenza a Costantino Colomanno, il governatore bizantino di discendenza ungherese della Cilicia.[59] Tuttavia gli aristocratici antiocheni, decisi a esautorare Costanza della sua autorità, strinsero a loro volta un'alleanza con Teodoro II d'Armenia e costrinsero la principessa a lasciare la città.[54] Dopo la rimozione di Costanza Boemondo III assunse definitivamente il controllo del principato, divenendone il legittimo principe.[54] Qualche tempo dopo Costanza morì, probabilmente a Laodicea o a Biblo, come sostiene Steven Runciman, lasciando quindi il dominio del figlio senza oppositori.[60]

Discendenza

Il primo marito di Costanza, Raimondo di Poitiers, nato nel 1099 o nel 1105, era il secondo figlio di Guglielmo IX d'Aquitania e della sua seconda moglie, Filippa di Tolosa.[61][62] Secondo Guglielmo di Tiro, Costanza rimase con «due figli e altrettante figlie ancora minorenni» quando suo marito morì nel 1149.[63][64] Essi erano:

Dal secondo marito, il cavaliere Rinaldo di Châtillon, ebbe con certezza una figlia, Agnese d'Antiochia (1154-1184), futura moglie di re Béla III d'Ungheria.[67] Altri due figli sono talvolta attribuiti a Costanza, tali Raimondo dal primo matrimonio e Giovanna dal secondo, ma la loro effettiva esistenza è assai dubbia.[69] Vi è infine un'altra figlia di Rinaldo, la cui esistenza è storicamente certa, che alcune fonti indicano avuta da Costanza. Si tratta di Alice di Châtillon, sposatasi con Azzo VI d'Este nel 1204, ma non è chiaro se la madre fosse Costanza o piuttosto la seconda moglie di Rinaldo, Stefania di Milly.[nota 2]

Parentele

La famiglia di Costanza e il rapporto con i governanti della Sicilia e degli stati crociati sono riportati di seguito:[67]

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Roberto il Guiscardo Tancredi d'Altavilla  
 
Fredesenda  
Boemondo I d'Antiochia  
Alberada di Buonalbergo  
 
 
Boemondo II d'Antiochia  
Filippo I di Francia Enrico I di Francia  
 
Anna di Kiev  
Costanza di Francia  
Berta d'Olanda Fiorenzo I d'Olanda  
 
Gertrude di Sassonia  
Costanza d'Antiochia  
Ugo I di Rethel Manasse III di Rethel  
 
Giuditta di Lorena  
Baldovino II di Gerusalemme  
Melisenda di Montlhéry Guido I di Montlhéry  
 
Hodierna di Gometz  
Alice di Antiochia  
Gabriele di Melitene  
 
 
Morfia di Melitene  
principessa d'Armenia Costantino I d'Armenia  
 
 
 

Note

Annotazioni

  1. ^ Prima di venire catturato, Rinaldo di Châtillon aveva incontrato di persona l'imperatore romeo Manuele e, invocando la sua comprensione dopo un grande attacco condotto alla bizantina isola di Cipro, fu perdonato dopo aver effettuato tre importante concessioni: «In qualsiasi momento gli venisse richiesta, [Rinaldo] doveva consegnare la cittadella di Antiochia a una guarnigione imperiale; doveva fornire un contingente di uomini all'esercito bizantino; e doveva accettare un patriarca di Antiochia greco invece di uno latino»: Runciman (2005), pp. 580-585.
  2. ^ Secondo Giorgi Fiori, I Malaspina: castelli e feudi nell'Oltrepò piacentino, pavese, tortonese, Piacenza, Tip.Le. Co., 1995, p. 34.
    «L['...] unica figlia ed erede [di Boemondo II e di Alice] Costanza, vedova di Raimondo di Poitiers, aveva sposato nel 1153 Rinaldo di Chatillon, cadetto spiantato di una nobile famiglia francese; essi furono genitori di Agnese, moglie di Bela re di Ungheria, e di Alice, moglie di Azzo d'Este nel 1204»
    Al contrario, Runciman (2005), p. 1137, albero genealogico 2, non riporta Alice tra le figlie di Costanza e Rinaldo, ma lascia intendere che fosse figlia della seconda moglie di Rinaldo, Stefania di Milly.

Fonti

  1. ^ Hodgson (2007), p. 182.
  2. ^ Murray (2016), pp. 81, 83-84.
  3. ^ a b Runciman (2005), p. 435.
  4. ^ Murray (2016), p. 81.
  5. ^ a b c Nicholson (1969), p. 431.
  6. ^ a b c d Jones (2022), p. 167.
  7. ^ a b c d e f g Runciman (2005), p. 436.
  8. ^ Murray (2016), p. 85.
  9. ^ (EN) Hubert Houben, Roger II of Sicily: A Ruler Between East and West, Cambridge University Press, 2002, p. 78, ISBN 978-05-21-65573-6.
  10. ^ Runciman (2005), pp. 435-436.
  11. ^ a b Grousset (1998), p. 69.
  12. ^ Barber (2012), p. 152.
  13. ^ Runciman (2005), p. 437.
  14. ^ a b c d Nicholson (1969), p. 433.
  15. ^ a b c Runciman (2005), p. 440.
  16. ^ Runciman (2005), pp. 440, 442.
  17. ^ Runciman (2005), pp. 440-441.
  18. ^ Runciman (2005), pp. 444-445.
  19. ^ a b c Runciman (2005), p. 447.
  20. ^ a b Grousset (1998), p. 75.
  21. ^ a b c d e Runciman (2005), p. 448.
  22. ^ Barber (2012), p. 153.
  23. ^ Norwich (2022), pp. 139-140.
  24. ^ Runciman (2005), pp. 449-450.
  25. ^ Jones (2022), p. 174.
  26. ^ a b Grousset (1998), p. 76.
  27. ^ a b Norwich (2022), p. 140.
  28. ^ Runciman (2005), p. 514.
  29. ^ Richard (1999), p. 266.
  30. ^ Runciman, 2005, pp. 514-515.
  31. ^ Runciman (2005), p. 515.
  32. ^ Richard (1999), p. 267.
  33. ^ Jones (2022), p. 222.
  34. ^ Hodgson (2007), pp. 182-183.
  35. ^ a b c Baldwin (1969), p. 533.
  36. ^ Runciman (2005), pp. 559, 561-562.
  37. ^ a b Runciman (2005), p. 560.
  38. ^ a b c d e f g Grousset (1998), p. 90.
  39. ^ Runciman (2005), p. 562.
  40. ^ a b c d Runciman (2005), p. 563.
  41. ^ a b c Barber (2012), p. 208.
  42. ^ Runciman (2005), p. 562, nota 1.
  43. ^ a b Richard (1999), p. 278.
  44. ^ a b Runciman (2005), p. 574.
  45. ^ a b Barber (2012), p. 206.
  46. ^ a b c Baldwin (1969), p. 540.
  47. ^ Richard (1999), p. 279.
  48. ^ Runciman (2005), p. 575.
  49. ^ Baldwin (1969), pp. 543-544.
  50. ^ Runciman (2005), p. 584.
  51. ^ a b Richard (1999), p. 288.
  52. ^ a b c d Runciman (2005), p. 585.
  53. ^ Grousset (1998), p. 96.
  54. ^ a b c Barber (2012), p. 215.
  55. ^ Runciman (2005), pp. 585-586.
  56. ^ a b Runciman (2005), p. 586.
  57. ^ Runciman (2005), pp. 586-587.
  58. ^ Baldwin (1969), p. 547.
  59. ^ a b Runciman (2005), p. 590.
  60. ^ Runciman (2005), p. 592, nota 1.
  61. ^ Angelo Pernice, Raimondo di Poitiers, principe di Antiochia, su Enciclopedia italiana, treccani.it, 1935. URL consultato il 30 settembre 2023.
  62. ^ Laurel A. Rockefeller, Eleonora d'Aquitania, traduzione di Maria C. Bivona Vexille, Babelcube Inc., 2022, p. 75, ISBN 978-16-67-44525-0.
  63. ^ a b Hodgson (2007), p. 183.
  64. ^ Runciman (2005), p. 561.
  65. ^ Runciman (2005), p. 603.
  66. ^ (EN) Bernard Hamilton, The Leper King and His Heirs: Baldwin IV and the Crusader Kingdom of Jerusalem, Cambridge University Press, 2000, pp. XVIII, 40-41, ISBN 978-0-521-64187-6.
  67. ^ a b c Runciman (2005), p. 1137, albero genealogico n. 2.
  68. ^ Runciman (2005), p. 633.
  69. ^ (EN) Chapter 2. PRINCES of ANTIOCH 1136-1268 (POITIERS), su Antioch, fmg.ac.

Bibliografia

Voci correlate

Predecessore Principessa d'Antiochia Successore
Boemondo II d'Antiochia (come principe)
Alice di Antiochia (come reggente)
11301163 Boemondo III
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Pangari adalah istilah dari tradisi gotong royong dalam bidang pertanian pada masyarakat Suku Dayak, khususnya yang berada di Kecamatan Simpang Hulu, kabupaten Ketapang, Kalimantan Barat. Tradisi Pangari dilakukan dengan cara saling bertukar jasa dalam bentuk tenaga pada saat kegiatan bertanam atau memanen. Contoh: Keluarga A akan memanen hasil pertaniannya, maka keluarga B dengan jumlah misalnya sepuluh orang akan membantu keluarga A tanpa diberikan imbalan. Nantinya, ketika giliran keluarga...

 

41°37′01″N 71°18′59″W / 41.6170°N 71.3164°W / 41.6170; -71.3164 Prudence Island, shown in red, in the inner part of Narragansett Bay; the islands to the south are Conanicut and Aquidneck (formerly called Rhode Island) Prudence Island Light in the early 20th century A more recent view of the Prudence Island Light, with the Mt. Hope Bridge in the background The Prudence Island Schoolhouse, built in 1896 on the corner of Broadway and Mt. Pleasant Ave. Prudence...

 

Nazi ghetto in occupied Poland Białystok GhettoLiquidation of the Białystok Ghetto, August 15–20, 1943. Jewish men with their hands up, surrounded by German security unit. Białystok Ghetto location northeast of Treblinka. Main ghettos marked with stars; death camps, with white-on-black skulls. Solid red line denotes the Nazi–Soviet frontier – starting point for Operation Barbarossa.LocationBiałystok, German-occupied Poland53°08′17″N 23°09′33″E / 53.13806°N...

Indian philosopher and Hindu guru Padmanabha TirthaThe Samadhi or Brindavana of Padmanabha Tirtha in Anegundi, HampiPersonalBornShobhana BhattaPuntamba (Present-day Rahata taluka, Ahmednagar district, Maharashtra)[1]ReligionHinduismOrderVedantaPhilosophyDvaita VedantaReligious careerGuruMadhvacharya Disciples Narahari Tirtha Part of a series onVaishnavism Supreme deity Vishnu / Krishna / Rama Important deities Dashavatara Matsya Kurma Varaha Narasimha Vamana Parasurama Rama Balarama K...

 

Questa voce sull'argomento film drammatici è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. In un posto bellissimoIsabella Ragonese in una scena del filmLingua originaleItaliano Paese di produzioneItalia Anno2015 Durata100 min Generedrammatico RegiaGiorgia Cecere SoggettoGiorgia Cecere, Pierpaolo Pirone SceneggiaturaGiorgia Cecere, Pierpaolo Pirone ProduttoreDonatella Botti Distribuzione in italianoTeodora Film FotografiaClaudio Cofrancesco MontaggioAn...

 

Biblical principles relating to ethics and worship For other uses, see Ten Commandments (disambiguation). Decalogue redirects here. For other uses, see Decalogue (disambiguation). Part of a series on theTen Commandments I am the LORD thy God No other gods before me No graven images or likenesses Not take the LORD's name in vain Remember the sabbath day Honour thy father and thy mother Thou shalt not kill Thou shalt not commit adultery Thou shalt not steal Thou shalt not bear false witness Tho...

William Valentine - Self Portrait, Nova Scotia Archives and Records Management William Valentine was a portrait painter and daguerreotypist in Halifax, Nova Scotia. Life Born in 1798 in Whitehaven, England, he migrated to Halifax in 1818.[1] In 1822 he married Susannah Smith there, with whom he had two daughters. He married again in 1830 to Sarah Sellon. He died on December 26 in 1849 and was buried at Camp Hill Cemetery, Halifax. Career From 1819 he worked as a portrait painter, tea...

 

У этого термина существуют и другие значения, см. Северно-Центральный регион. областьСеверо-Центральнаяфр. Centre-Nord 13°15′ с. ш. 1°00′ з. д.HGЯO Страна Буркина-Фасо Включает 3 провинции Адм. центр Кая губернатор Фатимата Легма История и география Площадь 19 508 км² (6...

 

Arizona Air National Guard unit in Arizona 161st Air Refueling Wing161st Air Refueling Wing – KC-135 Stratotankers, Goldwater Air National Guard Base, Phoenix, ArizonaActive1957–presentCountry United StatesAllegiance ArizonaBranch  Air National GuardTypeWingRoleAir RefuelingPart ofArizona Air National GuardGarrison/HQGoldwater Air National Guard Base, Phoenix, Arizona.Nickname(s)CopperheadsTail CodeArizona state flag tail stripeCommandersCurrent CommanderCol. Jessica L...

American journalist (1947–2024) For other people with the same name, see Robert Edwards (disambiguation). Bob EdwardsEdwards in 2005BornRobert Alan Edwards(1947-05-16)May 16, 1947Louisville, Kentucky, U.S.DiedFebruary 10, 2024(2024-02-10) (aged 76)Arlington, Virginia, U.S.Spouses Joan Murphy Sharon Kelly Windsor Johnston (m. 2011) Children2CareerShowThe Bob Edwards ShowNetworkXM Satellite RadioTime slotMonday through Friday 8–9 AM ETShowBob Edwards WeekendNetworkPublic Radio Int...

 

Global index of forest condition Forest Landscape Integrity Index 2019 map of the Earth. 0 = Most modification; 10= Least. The Forest Landscape Integrity Index (FLII) is an annual global index of forest condition measured by degree of anthropogenic modification.[1][2][3][4][5] Created by a team of 48 scientists, the FLII, in its measurement of 300m pixels of forest across the globe, finds that ~17.4 million km2 of forest has high landscape-level integri...

 

39°07′55″N 117°21′19″E / 39.13192°N 117.35523°E / 39.13192; 117.35523Metro station in Tianjin, China Binhaiguojijichang滨海国际机场General informationOther namesBinhai International AirportLocationDongli District, TianjinChinaOperated byTianjin Metro Co. Ltd.Line(s)     Line 2ConstructionStructure typeUndergroundHistoryOpened28 August 2014Services Preceding station Tianjin Metro Following station Konggang­jingjiqutowards ...

  关于荷兰語的地理分佈,请见「荷蘭語地理分佈」。 荷兰语国家和地区在世界地图上的位置(以深蓝色标出。[a]) 这是一个以荷兰语为官方语言的国家和地区的列表。 概述 全世界现共有3个独立的主权国家和欧盟以荷兰语作为官方语言,这些国家和地区除了荷语的发源地荷兰,绝大多数曾经是荷兰的殖民地或构成国,是荷兰帝国的一部分。南非是个例外,其�...

 

Rolf MaierNazionalità Germania Calcio RuoloDifensore Termine carriera1992 CarrieraGiovanili Olympia Laupheim? (?)1977-1979FV Biberach? (?) Squadre di club1 1980-1992 Friburgo285 (0) 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.   Modifica dati su Wikidata · Manuale Rolf Maier (Laupheim, 11 aprile 1960) è un ex calciatore tedesco, di ruolo difensore centrale. Carriera In German...

 

TROYCA Inc.Logo sejak 23 Mei 2021Nama asli株式会社トロイカNama latinKabushiki-gaisha ToroikaJenisKabushiki gaishaIndustriStudio animasiDidirikanMei 2013Kantor pusatNerima-ku, Tokyo, JepangTokoh kunciEi Aoki, Toshiyuki Nagano, Tomonobu KatoSitus webtroyca.jp Troyca Inc. (Jepang: 株式会社トロイカcode: ja is deprecated , Hepburn: Kabushiki-gaisha Toroika, diformat menjadi TROYCA) (dari bahasa Rusia: тройка - terj. har. tim tiga orang, troika) adalah sebuah studio animas...

Questa voce o sezione sugli argomenti veicoli militari e seconda guerra mondiale non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2. Mk II MatildaUn Matilda Mk II (A12)DescrizioneTipoCarro armato per fanteria Equipaggio4 Data entrata in servizio1938 Data ritiro dal servizio1944 Utilizzatore principa...

 

British artistic gymnast Becky DownieMBEDownie winning a silver medal at the 2015 European Championships in Montpellier, France.Personal informationFull nameRebecca DownieNickname(s)Becky DownieCountry represented Great Britain EnglandBorn (1992-01-24) 24 January 1992 (age 32)Nottingham, United KingdomHeight155 cm (5 ft 1 in)DisciplineWomen's artistic gymnasticsLevelSenior international eliteYears on national team2006–Present (GBR)ClubAmber ...