Si distinse come disegnatore e colorista. Nel 1881 espose a MilanoIl Chilo, un quadro di genere, indi a Roma e a Torino nel 1884 espose due Monacanda, nonché altri lavori come Scoperta di un bersagliere e Un bacio di furtiva provenienza. Nella sua città natale espose un progetto per un dipinto teatrale presso il municipio,[1] nonché realizzò gli interni del duomo cittadino e quelli della chiesa dell'Assunta di Fubine (all'epoca dedicata a san Cristoforo). Sua è anche una medaglia presente nel Santuario della Consolata nel capoluogo piemontese. A Ciriè si occupò degli ornamenti della locale chiesa parrocchiale.[2]
Nel 1861 espose alcuni lavori all'Accademia Albertina presso la mostra della Società promotrice delle Belle Arti, ovvero un Vittorio Alfieri condotto dalla Tragedia e dalla Poesia al tempio dell'Immortalità,[3] una Madonna Gualdrada della Famiglia Donati[4] e un Ritratto di S. M. Isabella II.[5]
Ritratto della contessa Simonetti in blu con due bambini, olio su tela (1871).
Ritratto del conte Simonetti con i tre figli, olio su tela (1871).
Cicli di affreschi nelle volte della chiesa parrocchiale di S. Maria Della Motta a Cumiana (1871).
Ciclo di affreschi nelle volte della chiesa parrocchiale di S. Giovanni a Moretta (1877).
Affreschi del Battesimo di Cristo nel battistero e dei gruppi di Angeli sopra i cinque altari della Chiesa di S. Secondo a Torino (1881). Il pittore è anche l'autore del disegno delle decorazioni a mosaico della navata centrale, del presbiterio (nel quale sono raffigurati Martirio e Gloria di S. Secondo) e della lunetta esterna sopra il portale dell'edificio.
Vetrate istoriate e colorate della chiesa di S. Eusebio a Camagna Monferrato.
Ritratto del re Umberto I, 1878 presso la Villa della Regina a Torino (ambiente 27, piano nobile)