Il territorio di Costageminiana, paese frazionato nelle località di Cantiga, Costalta, Costa di Sopra, Geminiano e Caberra, si estende sulla riva destra del torrente Dorbora, proveniente dal monte Lama.[7]
Storia
L'originario luogo di culto dedicato a san Bartolomeo Apostolo nella località di Caberra risulta menzionato per la prima volta, quale cappella dipendente dalla non lontana pieve di Pione, in un documento del 1352.[8]
Nel XIX secolo dalla frazione di Costageminiana iniziò un inarrestabile processo di emigrazione,[9] che determinò l'abbandono di numerosi edifici e alcuni insediamenti minori, tra cui Mulino Ceno.[7]
Edificato in stile tardo-romanico tra il 1525 e il 1531 per volere di Margherita Antoniazzi, su sostegno del conte di Bardi Agostino Landi, l'oratorio fu affiancato fin dall'origine dal monastero femminile delle margheritine, chiuso nel 1599. Il piccolo tempio rustico conserva alcune tracce degli antichi affreschi, la statua cinquecentesca di San Rocco e le spoglie della venerabile.[9][10]
Edificata in stile barocco tra il 1726 e il 1744 sul luogo di una precedente cappella romanica, la chiesa fu completata nel 1846 con la costruzione del campanile. Al suo interno, riccamente decorato con stucchi e affreschi, il tempio conserva alcune pale settecentesche attribuite ad Antonio Maria Peracchi.[7]
Oratorio della Madonna Immacolata
Edificato intorno alla metà del XVII secolo, l'oratorio di Costa fu ristrutturato in forme neogotiche nel XX secolo. Il luogo di culto presenta una facciata a capanna intonacata, delimitata da due lesenedoriche; al centro si apre l'ampio portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, sormontato da una bifora ad arco ogivale scandita da colonnine in laterizio; all'interno la navata, coperta da una volta a botte, è ornata con un cornicione perimetrale modanato in aggetto; il presbiterio accoglie l'altare maggiore marmoreo a mensa, con paliotto in marmi policromi, e, all'interno di una nicchia sul fondo, la statua in gesso della Madonna Immacolata.[11]
Costruito in epoca imprecisata, l'oratorio di Madonna del Monte fu aperto al culto pubblico nel 1887. L'edificio presenta una spoglia facciata a capanna in pietra, sormontata da un piccolo campanile a vela; all'interno la navata, coperta da una volta a botte, è ornata con un cornicione perimetrale modanato in aggetto; il presbiterio voltato a botte, preceduto dall'arco trionfale decorato con affreschi, accoglie l'altare maggiore.[13]