La corona navale (latino: corona navalis o corona classica, da classis, cioè flotta), detta anche corona rostrata, era una corona utilizzata come onorificenza della Repubblica e dell'Impero romano, spettante a chi avesse per primo arrembato una nave nemica o ad un ammiraglio vittorioso che avesse distrutto la flotta avversaria.
Si trattava dunque di due premi distinti, ma non risulta chiaro se si trattasse di due corone distinte o di un unico tipo di corona assegnato per due eventi distinti.
Oggidì, la corona classica, risulta essere il simbolo marinaro di quanti,in possesso dei più alti titoli professionali, esercitano, su navi, il comando in mare.
I galloni di grado dei comandanti di nave sono contrassegnati da una corona classica quale elemento onorifico testimoniante il di loro grado e la loro alta funzione.
Caratteristiche della corona navale
Realizzata in oro a foggia di corona muraria, cioè con l'aspetto di cinta muraria di una città, ma recava tutt'intorno, simbolicamente dei rostri di navi (questo, quantomeno, sembrava sicuramente valere per la corona rostrata, nel caso si trattasse di una corona distinta da quella navale).
Virgilio, nell'Eneide[1] considera i due premi congiuntamente in un'unica frase tempora navali fulgent rostrata corona, non aiutandoci quindi a discernere sulla questione dell'esistenza di un'unica corona o piuttosto di due.
La corona navale, come innanzi detto, conferita solo a tre valentissimi comandanti di flotta, ancor oggi - come lo fu per i nostri lontani antenati - rappresenta l'onorifica insegna a riconoscimento delle più elevate capacità relative al comando ed alla condotta delle navi in mare.